“La maturità politica superi l’opportunismo comunicativo”. È questo l’appello, nonostante i tanti insulti e le tante speculazioni degli ultimi mesi, che Anna Macina, deputata M5S in commissione Affari costituzionali, lancia alle opposizioni, a cominciare da Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “Ora bisogna avere la maturità di guardare alla salute ed aiutare le imprese e non al consenso a tutti i costi. In questo momento così delicato è necessaria la responsabilità da parte di tutti”.
Eppure, onorevole, il centrodestra ha proposto addirittura un comitato scientifico alternativo. Non è un buon modo di partire…
C’è solo un modo per fare del bene al Paese: serve il massimo spirito di unità e di collaborazione, sia nel governo che con le forze di opposizione. Per questo dico a Salvini e Meloni di smetterla con questo clima da campagna elettorale permanente. Ma poi cosa vorrebbero: un comitato tecnico scientifico con a capo i negazionisti e i no Mask? Il punto è che bisogna avere la maturità di guardare alla salute ed aiutare le imprese, smettendola di guardare invece al consenso a tutti i costi. In questo momento così delicato, ripeto, è necessaria la responsabilità da parte di tutti.
Non crede che questo continuo revisionismo possa avere effetti controproducenti sul rispetto delle norme?
Guardi, la necessità di intervenire non è dettata dalla voglia di farlo, ma dalla necessità di adattare gli intervenuti e le misure più o meno stringenti all’andamento epidemiologico tenendo sotto controllo il grado di saturazione delle terapie intensive e dei nostri ospedali.
Nel mirino di Salvini e Meloni sono finiti prima la Azzolina, poi Conte, ora il Comitato tecnico-scientifico. Eppure sui traporti locali, per esempio, a non aver monitorato sono i governatori, molti dei quali del centrodestra…
Appunto, ci parlino e soprattutto dicano ai cittadini di alcune Regioni che amministrano perché si sono fatti trovare impreparati e perché non hanno saputo spendere le risorse che questo governo ha messo a disposizione, perché non hanno saputo sfruttare questi mesi per riorganizzare sanità e trasporto locale. Sono queste le risposte che interessano ai cittadini.
Crede che gli attacchi alla Azzolina sulla scuola siano dovuti alla necessità di nascondere le responsabilità dei singoli governatori sul trasporto locale?
Con molta franchezza il dubbio c’è anche perché la scelta “forzata” di tornare alla didattica a distanza per le superiori è statata dettata proprio dalle criticità e dai disagi sui traporti pubblici e questo nonostante fossero stati stanziati fondi che non si sono saputi utilizzate. Ma era chiaro che il problema non è la scuola ma il trasporto locale e a pagare l’immobilismo e l’incapacità di gestione di alcune Regioni sono stati gli studenti.
C’è da dire, però, che anche all’interno della maggioranza ci sono voci critiche. Renzi ha bocciato il dpcm…
All’interno della maggioranza c’è un sano confronto tra forze politiche che restano diverse ma ora mettiamo da parte ciò che ci divide e concentriamoci su ciò che ci unisce. Lavoriamo, tutti, a testa bassa per il Paese.
Non c’è il rischio che l’emergenza sanitaria possa tradursi in un’emergenza politica?
Come ha detto il presidente Mattarella abbiamo un unico nemico ed è il virus. Occorre restare concentrati e lavorare per gli italiani che non capirebbero e non giustificherebbero beghe politiche o di partito. C’è in gioco la salute e l’economia non è tempo per altro.