Le infinite poltrone di Montezemolo. Presidente del comitato promotore delle Olimpiadi 2024. L’Italia sempre più un circolino solo per i soliti noti

Gira che ti rigira, quando c’è in ballo una poltrona da presidente c’è sempre di mezzo Luca Cordero di Montezemolo. E regolarmente riesce a prendersela. Dopo aver lasciato la Ferrari ha già in canna due incarichi molto prestigiosi per il Made in Italy. Prima la guida della nuova Alitalia (quella che parla per metà arabo) e adesso la presidenza del comitato promotore delle Olimpiadi 2024 che Roma cercherà di aggiudicarsi. “Mi metto a disposizione con grande entusiasmo. Questa è una sfida che si vince con l’innovazione e la creatività. Farò di tutto per portare in Italia il più grande ed importante avvenimento sportivo del mondo, chiamando a raccolta le straordinarie eccellenze e l’orgoglio del nostro Paese”, ha detto Montezemolo dopo che il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, gli ha comunicato la scelta della giunta. Nella precedente occasione, persa da Roma nelle battute finali, il presidente del comitato promotore era Mario Pescante. Nella squadra comunque c’era pure Montezemolo. L’ex Ferrari è stato anche il presidente del comitato organizzatore dei mondiali di calcio, quelli di Italia ’90, che in verità ebbero più di uno strascico polemico sulle opere. A cominciare dallo stadio Delle Alpi di Torino, abbattuto dopo una ventina d’anni. Per proseguire con stazioni, alberghi e anche ponti in ferro come quelli di Fuorigrotta a Napoli: 12.500 miliardi delle vecchie lire di cui 15 solo per la stazione romana di Farneto, utilizzata soltanto per quattro giorni in occasione delle prime partite dell’Italia e rimasta completamente chiusa per 17 anni. Per non parlare dell’Air Terminal di Roma Ostiense, costato 10 miliardi di lire. Le stanze erano inadeguate e con gli anni si è trasformato in una tendopoli di immigrati, prima di essere abbattuto dal Comune di Roma. Anche come presidente della Juve Montezemolo non fece granché.

A TITOLO GRATUITO
Malagò ha tenuto a precisare che Montezemolo guiderà la delegazione olimpica a titolo gratuito. Il presidente del Coni crede che «in Italia non esista nessuno con la sua popolarità all’estero. Può dare una mano al Paese, per un fine così importante per le nuove generazioni». Il vice sarà Luca Pancalli. «Montezemolo e Pancalli, un buon inizio di gara per Roma2024» ha twittato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio che ha aggiunto: «Montezemolo è e sarà un ottimo ambasciatore a livello internazionale di un’Italia innovativa e a cui dare fiducia, così come merita fiducia l’Italia rappresentata da Luca Pancalli, quella dello sport, dei diritti, occasione di maggiore vivibilità delle nostre città». Plaude il sindaco di Roma Ignazio Marino: «è una occasione straordinaria per il Paese, per lo sport e per Roma».

C’È CHI DICE NO
Matteo Salvini, contrario ai Giochi, ha così commentato: «È un sospiro di sollievo per la Lega e per gli italiani che non vogliono altri sprechi. Ora che c’è Montezemolo è certo che le Olimpiadi si faranno altrove».