Le novità per la famiglia in manovra: dalle tasse più basse ai bonus

Le misure per la famiglia in manovra: sgravi per le lavoratrici e bonus più alti per l'asilo nido, ma sale l'Iva sui prodotti per l'infanzia.

Le novità per la famiglia in manovra: dalle tasse più basse ai bonus

La famiglia al centro, diceva la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prima dell’approvazione della manovra. Ma quali sono le misure realmente rivolte alle famiglie con la legge di Bilancio? 

Come annunciato dalla presidente del Consiglio, c’è lo sgravio per le lavoratrici madri, così come l’aumento del bonus per gli asili nido e l’innalzamento del congedo parentale. Dall’altra parte, invece, viene cancellata l’Iva ridotta per i prodotti per l’infanzia. Ecco tutte le misure del pacchetto famiglia nella prima bozza della manovra. 

Famiglia, lo sgravio per le madri lavoratrici

La prima novità è lo sgravio al 100%, fino a un massimo di 3mila euro, rivolto alle lavoratrici madri (senza limiti di reddito), con l’eccezione del lavoro domestico. Si tratta di uno sconto sui contributi a carico del lavoratore dipendente. 

Lo sgravio vale per le mamme con due figli fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. Per le mamme con tre figli vale fino al compimento del 18esimo anno del figlio più piccolo.

Cancellata l’Iva ridotta per i prodotti per l’infanzia e rifinanziata la Social card

Il governo ha deciso di cancellare una misura messa in campo dallo stesso esecutivo lo scorso anno: l’aliquota Iva ridotta al 5% per i prodotti per l’infanzia e per la cosiddetta tampon tax. Il latte in polvere, le preparazioni per l’alimentazione dei bambini, gli assorbenti, i tamponi e le coppette mestruali avranno l’Iva al 10%.

La manovra stanzia anche 600 milioni di euro per finanziare nuovamente la carta Dedicata a te, ovvero la Social card utilizzata per gli acquisti dei beni di prima necessità: il sostegno è rivolto a chi ha un Isee inferiore a 15mila euro e un nucleo di almeno tre componenti. 

Le misure per la famiglia: il bonus asilo nido e il congedo parentale

Per i nati dal 2024 nelle famiglie con Isee sotto i 40mila euro, in caso di secondo figlio (se il primo ha meno di 10 anni), si prevede un incremento del bonus asilo nido che arriva a 2.100 euro. Oggi vale 1.500 euro, con un aumento introdotto nel 2020 di 1.500 per chi ha un Isee fino a 25mila euro e di mille euro per chi ha un Isee tra i 25mila e i 40mila euro. Insomma, sarebbe un nuovo bonus di 600 euro per chi ha Isee sotto i 25mila euro e di 1.100 per chi è tra i 25mila e i 40mila. 

Per quanto riguarda il congedo parentale, invece, attualmente viene pagato l 30% fino ai 12 anni del figlio e verrà incrementato di due mesi entro i 6 anni del figlio. Per il solo 2024 entrambi saranno pagati all’80% e poi, dal 2025, il primo all’80% e il secondo al 60%. La norma si applica solo a chi termina il periodo di congedo di maternità o di paternità obbligatorio dopo il 31 dicembre 2023.