Le nuove disposizioni del Comitato tecnico scientifico. Dal tampone unico all’isolamento fiduciario. Maggiore coinvolgimento di medici di famiglia e pediatri

Il Comitato tecnico scientifico si è riunito ieri per analizzare la ridefinizione della quarantena e dell’isolamento fiduciario. “Il Cts – ha fatto sapere lo stesso Comitato al termine della riunione -, in coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela sottolinea l’esigenza di aggiornare il percorso diagnostico per l’identificazione dei casi positivi così come la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti. Analogamente, il Cts ha ridefinito i criteri dell’isolamento fiduciario dei contatti stretti dei casi confermati positivi al virus SARS-CoV-2″.

“Per il raggiungimento dell’obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività al virus SARS-CoV-2 – aggiunge il Comitato -, il Cts ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi, al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese”.

Il Cts sintetizza le diverse condizioni e la relativa ridefinizione dei periodi di quarantena o di isolamento fiduciario. Casi positivi asintomatici, diagnosi: confermata da test molecolare positivo. Isolamento: 10 giorni più tampone molecolare unico a fine quarantena. Casi positivi sintomatici, diagnosi: confermata da test molecolare positivo. Isolamento: almeno 10 giorni (dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi) più tampone molecolare unico a fine quarantena.

Casi positivi asintomatici che non si negativizzano dopo 21 giorni, diagnosi: confermata da test molecolare positivo. Isolamento: almeno 21 giorni, con riscontro di positività al test molecolare effettuato al 10° e 17° giorno (nei casi asintomatici l’isolamento si interrompe comunque al 21° giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione). Contatti stretti: Isolamento fiduciario: 10 giorni più tampone antigenico rapido o molecolare.

“Ipotesi di un lockdown generale – ha detto il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo (nella foto) – è ancora remota, su blocchi locali invece potranno avvenire. Faremo il possibile affinché il lockdown visto a marzo e aprile possa non riavvenire. Bisogna rispettare le regole, evitare gli assembramenti e prestare particolare attenzione alla dinamica familiare, visto che la maggior parte dei contagi avvengono lì. Se rispetteremo queste regole ce la faremo, altrimenti accadrà quello che è successo in Gran Bretagna e Francia. Ci vuole attenzione massima anche a scuola e nelle attività produttive”.