Salgono a 11 le vittime italiane del Coronavirus. I contagiati sono 322. Tre casi in Sicilia. Compiuti oltre 8mila tamponi nelle zone rosse

“I contagiati sono 322, le vittime sono 10”. Sono i dati aggiornati alle 18 (l’undicesiva vittima si è aggiunta alle 19) di oggi sull’emergenza coronavirus, forniti dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. “Le tre nuove vittime sono in Lombardia”, ha aggiunto.”Sono diventate 322 le persone contagiate, 39 in più rispetto di oggi alle 12. In totale dei deceduti sono 10. Nel corso delle ultime ore sono quindi morte tre persone in Lombardia in età ultra ottantenne”, ha sottolineato Borrelli, che è anche commissario per l’emergenza Coronavirus. “In Sicilia sono diventati tre i positivi, tutti facenti parte della stessa comitiva in vacanza da Bergamo”, ha aggiunto. Borrelli ha infine spiegato che sono stati fatti più di 8.600 tamponi sulla popolazione.

Nello specifico, ha spiegato Borrelli, risultano 240 contagiati in Lombardia (comprese le 9 vittime), 43 in Veneto (compresa la vittima di Vo’ Euganeo), 26 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte, 3 nel Lazio (i due cinesi allo Spallanzani e il ricercatore guarito), 3 in Sicilia, 2 in Toscana, uno in Liguria e uno in Trentino Alto Adige, nella provincia autonoma di Bolzano. Dei 322 contagiati, 114 sono ricoverati con sintomi, 35 sono in terapia intensiva, 162 sono in isolamento domiciliare. L’undicesima vittima, di cui si è avuta notizia in serata, era ricoverata in rianimazione all’ospedale di Treviso, aveva 76 anni ed era risultata positiva al Coronavirus.

I tre nuovi decessi, positivi al Coronavirus in Lombardia, sono stati registrati a Nembro (Bg), San Fiorano e Codogno e riguardano tre anziani di 84, 91 e 83 anni. San Fiorano e Codogno sono comuni che si trovano all’interno della zona rossa. Tutti e tre i deceduti presentavano quadri clinici complicati da altre patologie. Lo ha confermato l’assessore al Welfare di regione Lombardia, Giulio Gallera. “Adesso speriamo che si attenda, da ora in poi, una valutazione più attenta dell’Iss prima di comunicare i decessi perché non è detto che vi sia connessione tra questi e il coroanvirus” ha aggiunto Gallera.

“Il nostro Paese – ha detto il capo della Protezione civile – è tranquillo, abbiamo avuto dei focolai e li abbiamo fronteggiati. Per primi abbiamo fatto un cordone rigido per evitare la diffusione del virus. Pensiamo di poter gestire il contagio con le misure adottate, che sono molto rigorose”. Per quanto riguarda le tensostrutture, in corso di allestimento in diversi ospedali, Borrelli ha spiegato che servono “per creare un filtro, tecnicamente un pre-triage dove arrivano persone con sintomi. Questo per evitare che persone sintomatiche possano entrare in contatto con il resto dell’ospedale e poi doverlo evacuare. Si può continuare a viaggiare e a prendere il treno tranquillamente, la vita continua. Le restrizioni riguardano le aree in cui è stato identificato il focolaio. L’allarme è ingiustificato”.

“Firmerò un’ordinanza – ha spiegato il Capo della Protezione civile – che consentirà di dare priorità alle nostre esigenze rispetto a quelle commerciali per l’approvvigionamento di materiale per la protezione. Abbiamo coinvolto tutte le imprese che forniscono questo materiale per una centralizzazione degli acquisti. Ringrazio Confindustria per questo”.