Libia sull’orlo della guerra civile: ucciso il comandate dell’esercito, Ramzi al-Laff, in un violento scontro armato a Tripoli

Libia sull’orlo della guerra civile: ucciso il comandate dell'esercito, Ramzi al-Laff, in un violento scontro armato a Tripoli

Libia sull’orlo della guerra civile: ucciso il comandate dell’esercito, Ramzi al-Laff, in un violento scontro armato a Tripoli

La Libia torna a tremare sotto il peso delle armi. A Tripoli, gli scontri tra gruppi armati si intensificano, lasciando dietro di sé un bilancio pesante e una crescente paura che il Paese stia nuovamente scivolando verso il baratro della guerra civile.

Nelle prime ore di ieri mattina, il comandante della Terza Compagnia del Ministero della Difesa libico, Ramzi al-Laff, è stato ucciso durante un violento scontro armato nel quartiere di Warshafana, nell’area occidentale della capitale. Lo ha riferito un portavoce militare in un’intervista con Italpress, precisando che i morti accertati sono almeno quattro, mentre il numero dei feriti non è stato ancora definito.

La Terza Compagnia e il fronte occidentale

La Terza Compagnia, una delle formazioni armate più rilevanti attive nell’ovest di Tripoli, ha la sua roccaforte tra al-Aziziya e Warshafana. Il suo comandante, Ramzi al-Laff, era considerato un uomo chiave del dispositivo militare fedele al governo di unità nazionale, attualmente riconosciuto a livello internazionale. Al-Laff aveva recentemente partecipato all’offensiva contro il Gruppo di Supporto alla Stabilità, guidato dal controverso comandante Abdel Ghani al-Kikli, detto Ghneiwa.

Secondo le prime ricostruzioni, gli scontri sarebbero scoppiati tra le forze della Terza Compagnia e un gruppo armato locale, forse legato a una potente famiglia tribale della zona di Warshafana, una regione nota per essere teatro di frequenti tensioni legate a rivalità claniche e controllo del territorio.

Nessun comunicato ufficiale, ma cresce la mobilitazione

Al momento, né il Ministero dell’Interno né lo Stato Maggiore libico hanno diffuso comunicati ufficiali sulle cause dell’attacco o sull’identità esatta del gruppo coinvolto. Tuttavia, fonti locali riferiscono di un preoccupante movimento di milizie e rinforzi armati nell’area di Warshafana, lasciando intendere che la situazione sia tutt’altro che sotto controllo.

La morte di al-Laff rappresenta un colpo significativo per l’equilibrio interno delle forze armate nella capitale, già fragile per via delle alleanze mutevoli tra milizie, in un contesto istituzionale che rimane frammentato e instabile.