Ligabue è tornato a ballare sul mondo

di Lapo Mazzei

Alla fine è un po’ come nel girotondo: tutti giù per terra. Perché andare ad un concerto di Ligabue, che ieri sera ha battezzato il nuovo tour Mondovisione 2014 allo Stadio Olimpico di Roma (stasera il bis) significa affrontare un evento equamente diviso fra la festa in casa e la sagra di paese, con il patrono portato in processione. I live del rocker di Correggio, del resto, hanno una loro liturgia, codificata da mille serate, con il cantante che celebra la messa laica e il pubblico che osanna il celebrante, tutti in nome e per conto del Dio del rock. Al quale, anche se laici o atei, dobbiamo tutti un po’ qualcosa. Non a caso nel catino dell’Olimpico le distanze fra generazioni si accorciano al punto tale da far sempre giovani i vecchi e viceversa. Insomma, l’età (anagrafica) diventa un elastico e le sette note l’elisir di giovinezza. Lo stesso Ligabue, qualche capello bianco e qualche ruga in più, vola sopra a tutto e tutti, annullando per due ore il concetto di spazio-tempo. Mondovisione Tour è ora, qui, non altro. Una volta fuori dallo stadio si ritorna dentro la vita, dentro alla dimensione spazio-tempo.

Genio della lampada
Ecco, Ligabue è una sorta di genio della lampada, richiamato dalle luci del palco e dalle note delle sue canzoni. Tutto il resto è noia. Il limite, stavolta, è legato all’eccessiva tecnologia del palco. Una struttura sin troppo avveniristica per un animale da palcoscenico che, per sua stessa ammissione, ha scelto di fare questo mestiere solo per fare concerti. Il tentativo di rendere questo Mondovisione Tour qualcosa che vada oltre rischia di rivelarsi un limite. Già l’esperienza di Campovolo aveva dimostrato che un eccesso di spettacolarizzazione toglie anima al concerto, rendendo tutto un po’ troppo metallico. Ma questi sono i tempi e esagerare, a volte, diventa una necessità imposta più che un bisogno da assecondare. Per fortuna ci sono le canzoni, soprattutto quelle storiche che non invecchiamo mai.

Le canzoni
Piatto forte del concerto i pezzi del suo ultimo disco, Mondovisione, che ha ottenuto il consenso della critica, ma anche del pubblico, riscontrabile nei dati relativi alle vendite sulle quali il rocker di Correggio non ha mai delusioni. Non a caso, dall’album sono stati lanciati già quattro singoli nei circuiti radiofonici e televisivi: Il sale della terra, Tu sei lei, Per sempre e, da qualche giorno, Il muro del suono (peraltro prima traccia del disco).
Del resto, a inizio anno il Liga lo aveva annunciato, lanciando anche la possibilità di concerti non solo in Europa, ma anche nel Mondo. Intanto, oltre a godersi il successo di vendite di Mondovisione, il rocker di Correggio è reduce da un primo tour molto innovativo, antipasto di quello estivo iniziato ieri sera: Mondovisione Tour – Piccole Città 2014, col quale si è esibito nei palazzetti di quelle città in genere mai toccate dai suoi tour usuali.

Le date dei concerti
E ora avanti tutta con gli stadi, dove sono già stati registrati i “sold out” per le due date di Milano e Roma (cosa che capita quasi a ogni tour) e per la data di Catania dell’11 giugno, ma ha aggiunto altre quattro nuove date a settembre: il 6 a Trieste (Stadio N. Rocco), il 9 a Torino (Stadio Olimpico), il 13 a Bologna (Stadio Dall’Ara) e il 20 a Bari (Arena Della Vittoria). Nei giorni scorsi Ligabue, sulla sua pagina Facebook ha annunciato che “adesso è venuto il momento degli stadi. Ci torniamo dopo quattro anni. Ho deciso che presenteremo Mondovisione integralmente (o quasi)”. E la cosa si è puntualmente verificata. Per chi lo vedrà stasera due dettagli tecnici. Il concerto inizia alle 21,30, per permettere al pubblico di vivere le emozioni sonore e visive di uno show pensato per essere goduto “al buio”. Ad accompagnare l’artista emiliano sul palco c’è il “Gruppo”, la sua band formata da Federico “Fede” Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Luciano Luisi (tastiere e programmazioni), Michael Urbano (batteria) e Davide Pezzin (basso). Inoltre, Brunori Sas, Il Cile, Daniele Ronda e Paolo Simoni sono i 4 artisti che apriranno i concerti di Ligabue a Roma e Milano. I 4 artisti, tra i più interessanti della scena cantautorale italiana, si alterneranno così sui palchi di Roma e Milano come “opening act” del Liga. Intanto, dopo Il sale della terra, Tu sei lei e Per sempre è in rotazione radiofonica Il muro del suono, nuovo singolo estratto dal decimo album di inediti di Ligabue, Mondovisione. Insomma, una visione del mondo che rimette tutti al centro del girotondo del Liga. E noi tutti giù per terra. Dopo aver ballato e cantato.