L’Italia in panne: per ripartire c’è ancora da fare

dalla Redazione

Il presidente della Bce Mario Draghi, in una intervista quotidiano olandese De Telegraaf, è tornato sulla situazione italiana: «La ripresa -ha detto- è in corso da nove mesi ma è ancora debole, distribuita non uniformemente nell’area euro. Ed è fragile. La disoccupazione è alta, in un contesto di bassa inflazione ma non di deflazione, nel senso di un calo dei prezzi in tutto lo spettro nell’area euro». Draghi, per ora non parla di acquisto di bond ma precisa che la strada è percorribile nell’ambito del mandato della banca centrale. «Per ora ci concentriamo sulle misure annunciate il 5 giugno». Ammette di non aver mai «esitato» ad assumere la presidenza dell’Eurotower, e invita a guardare avanti, a «lavorare per un futuro» in cui ci sia non sono stabilità, ma anche crescita e lavoro.

Di crisi e misure per la crescita ha parlato anche il ministro dell’Economia Carlo Padoan. «È urgente intervenire per contenere l’elevata pressione fiscale che è ostacolo al ritorno a ritmi di crescita in linea con i partner internazionali – detto intervenendo alla celebrazione per i 240 anni della Guardia di Finanza -. Serve un fisco più equo- ha sottolineato- un fisco equamente distribuito consentirà ai cittadini di affrontare meglio lo snodo che stiamo vivendo».

Nel corso della cerimonia sono stati diffusi i dati relativi all’attività delle Fiamme Gialle. Dall’inizio dell’anno sono stati quasi 10,3 miliardi di euro quelli recuperati dalla Guardia di finanza a tassazione sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, «attuata attraverso la fittizia residenza all’estero, le stabili organizzazioni non dichiarate ed altre sofisticate manovre elusive». Per quanto riguarda le frodi carosello, realizzate attraverso «scatole vuote» create per emettere fatture false, sono stati denunciati 193 responsabili e scoperta un’evasione dell’Iva di oltre 235 milioni. Sono invece 460 i milioni di euro sequestrati agli evasori fiscali. Quanto ai controlli sugli scontrini e le ricevute, i dati del 2014 sono in linea con quelli dell’anno precedente: su 163.280 controlli effettuati, sono state riscontrate irregolarità nel 32,5% dei casi.

L’altro fronte su cui si è concentrata l’attività della Gdf è quello della lotta agli illeciti nella spesa pubblica. Negli otre 10.500 interventi eseguiti, sono state scoperte frodi allo Stato e all’Ue per 550 milioni, con sequestri per 195 milioni. Il danno erariale segnalato alla Corte dei Conti per cattiva gestione del denaro pubblico ammonta invece a 1,6 miliardi.