Lo sprint della sostenibilità, ormai diventata irrinunciabile

Il 63% dei dirigenti aziendali considera la sostenibilità irrinunciabile: una percentuale triplicata in un solo anno.

Lo sprint della sostenibilità, ormai diventata irrinunciabile

La sostenibilità è centrale nel business e nei bilanci aziendali. Lo sanno bene anche i dirigenti delle società che, nel 63% dei casi, si dicono d’accordo nel ritenere che la sostenibilità debba essere inclusa nei bilanci delle aziende.

Una percentuale che è triplicata rispetto al 2022, quando solo il 21% di loro sosteneva questa posizione. Il dato emerge dal report ‘A World in Balance’ del Capgemini Research Institute.

Un’altra cifra dà l’idea di come sia cambiata la percezione per le imprese del concetto di sostenibilità: solamente il 24% dei dirigenti pensa che i costi delle iniziative in tal senso siano maggiori dei benefici. Una percentuale nettamente scesa rispetto al 53% dell’anno prima.

E sono dimezzati anche coloro i quali ritengono che le iniziative di sostenibilità rappresentino un onere finanziario: sono passati dal 53% al 22%. La percentuale di dirigenti che riconosce l’importanza della sostenibilità è triplicata praticamente in tutti i settori, così come cresce il numero di manager che riconosce i vantaggi derivanti dall’adozione di pratiche e processi aziendali sostenibili.

I progressi nella sostenibilità aziendale

C’è però una preoccupazione che emerge dal report: se i livelli d’investimento rimarranno invariati, allora l’impatto concreto sarà ancora limitato. Non è solo una questione di percezione, perché la differenza si fa sentire anche nelle azioni concrete messe in campo dalle società.

Rispetto allo scorso anno, infatti, le aziende hanno fatto importanti progressi nella definizione delle loro roadmap di sostenibilità: il 61% dei dirigenti assicura che la sua impresa ha stilato un elenco prioritario di iniziative per la sostenibilità da attuare nel giro di tre anni. Un dato in aumento rispetto al 49% del 2022.

Inoltre il 57% dei manager spiega che la sua organizzazione sta ridefinendo il modello operativo per renderlo più sostenibile: anche in questo caso l’aumento è rilevante, rispetto al 37% del 2022. C’è poi un tema su cui dirigenti e consumatori hanno una percezione diversa, ovvero il greenwashing.

Distanze tra aziende e consumatori

Per il 33% dei consumatori globali le organizzazioni e i brand lo applicano e le loro iniziative si sostenibilità hanno in realtà lo scopo di coprire altre azioni con un impatto negativo sull’ambiente. Solo il 17% dei dirigenti, invece, si dice preoccupato da questo rischio. Tra l’altro la preoccupazione riguarda soprattutto i giovani della Generazione Z. Inoltre il 49% dei consumatori dice di non fidarsi mai o solo raramente delle affermazioni ambientaliste relative a un prodotto che sta per acquistare