L’Observer tira i piedi al Governo italiano. Il referendum costituzionale come la Brexit. E Matteo Renzi rischia la stessa fine di David Cameron

Mentre Matteo Renzi si bea a Rio dei successi olimpionici degli Azzurri, a ricordargli dei prossimi appuntamenti politici, ci ha pensato oggi l'Observer.

Mentre Matteo Renzi si bea a Rio dei successi olimpionici degli Azzurri, a ricordargli dei prossimi appuntamenti politici e dei rischi a questi connessi, ci ha pensato oggi l’Observer. Secondo il domenicale del Guardian, dopo quello britannico sulla Brexit, un altro referendum rischia di abbattersi sull’Europa.

Nel pezzo ci si domanda se Matteo Renzi non rischi – in caso di sconfitta – di andare incontro allo stesso “destino di David Cameron”, dimessosi a causa del risultato delle urne nel Regno Unito del 23 giugno.

Il giornale britannico sottolinea come il presidente del Consiglio abbia ribadito che il voto sulle riforme non sia un voto sul governo. Ma nota che anche Cameron escludeva di dimettersi prima del referendum sull’Ue, e che poi ha finito invece per farsi da parte: un esempio che – scrive l’Observer – non può non far sentire a Renzi un certo “malessere”.

Nell’articolo si rileva che gli analisti italiani sono divisi sulle conseguenze di un’eventuale vittoria del “no” alle riforme. Ma si cita almeno come potenziale lo sbocco di elezioni politiche anticipate e lo scenario di un Movimento 5 Stelle – forza definita “populista” – che “potrebbe spingere il Pd fuori dal potere. Uno scenario tutt’altro che improbabile considerando che la strada delle elezioni è una possibilità che, come scritto già su questo giornale, si starebbe vagliando anche a destra, con l’eventualità che Angelino Alfano faccia cadere il Governo e sia l’arma in più nella re-union del centrodestra intorno alla figura, chissà, di Stefano Parisi.