Loris, trovato il telefonino segreto usato da Veronica Panarello. Sms e telefonate nel mirino degli inquirenti. Convalidato il fermo della donna

Pian piano il puzzle dell’omicidio del piccolo Loris si sta ricomponendo. La madre del bambino, Veronica Panarello, ha ammesso l’esistenza di un telefonino segreto. Fatto sempre però smentito in precedenza e solo confessato durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di piazza Lanza a Catania. Il cellulare finito al centro dell’attenzione degli inquirenti è intestato all’amica della mamma di Loris, la stessa che ne ha segnalato la presenza. La donna lo avrebbe in precedenza prestato a Veronica, la quale lo avrebbe restituito alla legittima proprietaria al momento in cui si presentò per le condoglianze dopo la morte del piccolo Loris. Ma perché la Panarello si fece prestare dall’amica quel portatile, ora sequestrato da polizia e carabinieri? E perché l’amica ha detto che quell’apparecchio era di Veronica? Insomma, le indagini vanno avanti.

IL MISTERO
Ma il giallo dell’omicidio di Ragusa presenta ancora molti punti oscuri. Per esempio è ancora da chiarire anche l’eventuale presenza di un complice, ipotesi che resta valida ma tutta da dimostrare. Comunque, a cercare di fare luce sulla storia ci stanno pensando comunque gli inquirenti e la polizia, la quale ha passato al setaccio il computer di Veronica e anche quello di Orazio Fidone, il cacciatore che ritrovò il cadavere del bambino nel canalone poco distante da Santa Croce Camerina (Ragusa). Inoltre, sono state eseguite delle analisi anche sulle auto della donna e dello stesso Fidone, che tutt’ora rimane indagato per l’omicidio. Sul terribile omicidio è intervenuto di nuovo Davide, il papà di Loris, che in un’intervista a Repubblica ha dichiarato: “Non so chi sia stato, ci sono molti sospetti su mia moglie. Se è stata lei deve pagare, non si può fare questo a un bambino”. Davide Stival ha detto poi di non aver “mai avuto sospetti sulla fedeltà di Veronica. Non do retta alle chiacchiere di paese. Si è sempre comportata da mamma”.

I FILMATI
Infine, l’uomo ha commentato i fotogrammi dei filmati delle telecamere dicendo che “si vede qualcuno che ritorna verso il portone di casa mia, ma non si riconosce Loris. Non sono per niente sicuro che sia lui. La Polo nera che utilizzava mia moglie invece si distingue abbastanza chiaramente”. Ma non è finita qui. Infatti c’è pure da risolvere il mistero del grembiulino. Quando fu ritrovato, il piccolo Loris indossava la giacca a vento e il grembiulino della scuola. Gli inquirenti sostengono che, in base alle riprese delle telecamere, Loris rientra in casa da solo alle 8,32. Veronica accompagna il fratellino alla ludoteca e rientra dopo 17 minuti. Ci sono poi i 36 minuti del mistero, dopo di che Veronica esce in auto dal garage. Loris non si è svestito in casa? Oppure la madre lo ha strangolato e poi rivestito, rimettendogli addosso grembiulino e giaccone per sviare le indagini? E in serata il Gip ha convalidato il fermo della Panarello.