L’ospedale Al-Shifa di Gaza fuori servizio: morti almeno 6 neonati e altri 9 pazienti

L'Oms lancia l'allarme sull'ospedale di Al-Shifa di Gaza, sostenendo che non è più in funzione. Sale, intanto, il numero di vittime.

L’ospedale Al-Shifa di Gaza fuori servizio: morti almeno 6 neonati e altri 9 pazienti

Sono almeno tre gli infermieri morti nell’ospedale Al-Shifa di Gaza, vicino al quale si sta combattendo. Il dato viene fornito dal bollettino delle Nazioni Unite. Come sottolinea il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, l’ospedale è rimasto senza acqua per tre giorni e ora non funziona più come ospedale. 

Il numero di pazienti deceduti, sottolinea, è “aumentato in modo significativo”. Nelle ore precedenti il governo di Hamas aveva affermato che sono almeno sei i neonati prematuri morti per assenza di cure nell’ospedale. Hanno inoltre perso la vita almeno nove pazienti in cura intensiva. 

L’ospedale Al-Shifa di Gaza non funziona più: aumentano i decessi

L’ospedale ormai non funziona più, come dichiarato dall’Onu, facendo aumentare il numero di vittime in “modo significativo”. Secondo quanto comunicato da Hamas, le vittime sarebbero almeno nove tra i pazienti in cura intensiva e sei tra i neonati. 

Tutti gli ospedali nel nord della Striscia di Gaza sono fuori servizio, secondo quanto afferma il viceministro della Sanità di Hamas. Notizia su cui, per il momento, non ci sono conferme ritenute del tutto attendibili. 

Israele, attraverso il suo portavoce militare, fa sapere che le truppe di terra a Gaza continuano a trovare armi e strutture di Hamas all’interno di scuole, moschee e residenze degli operativi della fazione islamica. Una struttura sarebbe stata scoperta alla periferia del campo profughi di al Shati, all’interno di un’università e di una moschea. 

I raid in Siria

Nei raid compiuti dagli Stati Uniti nell’est della Siria nelle ultime ore sarebbero stati uccisi almeno otto combattenti filo-iraniani, secondo quanto riporta l’Ong siriana Osservatorio siriano per i diritti umani. Si tratta del terzo raid americano in risposta agli attacchi contro il personale statunitense. Tra i combattenti uccisi nei raid delle forze statunitensi ci sarebbero almeno un siriano e due iracheni.