L’Ue gela (ancora una volta) Meloni: crescita rivista al ribasso

Le previsioni economiche d'autunno della Commissione Ue rivedono al ribasso le stime di crescita per l'Italia nel 2023.

L’Ue gela (ancora una volta) Meloni: crescita rivista al ribasso

Non arrivano buone notizie dalle previsioni economiche di autunno della Commissione europea. Né per l’Italia né, a onor del vero, per tutta l’Eurozona. Per quanto riguarda Roma, la crescita del Pil per il 2023 viene rivista al ribasso allo 0,7%, in calo rispetto alla precedente stima dello 0,9%.

Meglio andrà nel 2024, quando ci si attende una crescita dello 0,9% (rispetto alla precedente previsione dello 0,8%). Poi nel 2025 l’economia crescerà dell’1,2%. Per quanto riguarda l’inflazione, è prevista al 6,1% nel 2023 e al 2,7% nel 2024. 

Le previsioni della Commissione Ue sull’Italia

Oltre al dato sul Pil, la Commissione fornisce anche quello riguardante il debito pubblico, che in Italia scenderà dal 141,7% del 2022 al 139,8% del 2023. Poi salirà nuovamente al 140,6% del 2024 e al 140,9% del 2025. Il deficit pubblico è atteso al 5,3% del Pil quest’anno, poi scenderà al 4,4% nel 2024 e al 4,3% nel 2025. 

Il deficit/Pil italiano “è atteso diminuire in modo marginale al 4,3% nel 2025. La previsione include il prolungamento al 2025 dei tagli al cuneo fiscale, un ulteriore aumento degli stipendi pubblici riguardante il periodo contrattuale 2022-24 e una ulteriore crescita dei pagamenti per interessi”.

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, sottolinea che “la crescita economica in Italia ha rallentato quest’anno, con i consumi che sono stati schiacciati dall’elevata inflazione e gli investimenti che hanno iniziato a contrarsi dopo l’espansione post-pandemia”.

Le stime per la crescita e l’inflazione in Ue

Per quanto riguarda l’inflazione complessiva dell’area euro, si stima che scenderà al 5,6% nel 2023 e poi al 3,2% nel 2024, arrivando al 2,2% nel 2025. In Ue si passerà dal 6,5% del 2023 al 3,5% del 2024. Passando poi alle previsioni di crescita, per l’Eurozona ci si attende un +0,6% quest’anno e 1,2% il prossimo anno. La crescita, quindi, è “modesta”, con sei Paesi in recessione, compresa la Germania (-0,3%) per quest’anno. Insieme a lei anche Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo e Austria. 

In Spagna si registrerà una crescita nel 2023 del 2,4% mentre in Francia dell’1%. Per l’anno prossimo l’Italia avrà una delle crescite più basse (+0,9%), ma non la peggiore: dietro dovrebbero esserci Germania e Finlandia (+0,8%).