L’ultimo discorso di Re Giorgio. Napolitano, atto finale della commedia. I partiti pensano già al successore

Non sempre il regista gira un buon film

di Marco Castoro

Che cosa dirà stasera il presidente Napolitano nell’ultimo suo discorso da Capo dello Stato? Annuncerà la fatidica data dell’uscita di scena? Probabilmente no, anche se i titoli di coda già scorrono sul grande schermo del Colle. Chissà se rivedendo il film, Re Giorgio – oltre ai ringraziamenti di rito agli italiani – lascerà pure lo spazio per qualche mea culpa. Se non altro per quelle comparse che non ce l’hanno fatta a diventare grandi attori, nonostante il Quirinale ci abbia investito.

Ma il ruolo del regista è complesso e non sempre la scena girata  porta l’applauso del pubblico pagante. Forse sarebbe bastato seguire qualche segno premonitore, come ad esempio le lacrime della Fornero, per capire che il governo Monti ci avrebbe fatto piangere. E che dire di Enrico Letta, uscito dal cilindro di un prestigiatore dopo che Bersani aveva battuto Renzi nelle primarie e il centrodestra alle urne. Letta dov’era in quelle partite? Se lo sono chiesti in tanti.

Ora però c’è l’ultimo discorso. Che come nel film Il discorso del Re alla fine sarà un successo. Nonostante la balbuzie di Re Giorgio.