Maglia nera in Europa per Piazza Affari

La giornata a Piazza Affari era partita bene ma il 2 aprile si è chiuso con il segno negativo.
A Milano vincono i realizzi dopo sei sedute di rialzi (+6%) e il Ftse Mib non riesce a mantenere quota 22mila punti agganciata in mattinata.
L’indice chiude cosi’ con un calo dell’1,02%, segnando la peggiore performance in Europa.
Poco sopra la parita’ invece gli altri listini, in vista di due importanti appuntamenti. Il 3 aprile si riunisce la Bce, con nuovi stimoli per l’economia mentre venerdì 4 c’è grande attesa per i dati sul mercato del lavoro negli Usa.

Ad appesantire oggi il listino milanese è stata soprattutto la performance del comparto bancario, con gli investitori che hanno preferito monetizzare i recenti guadagni.
Il titolo peggiore e’ stato Mediobanca (-3,6% circa), reduce da un +9,5% in sei giorni, seguita nel comparto da Unicredit (-2,5%) e Intesa Sanpaolo (-2,4%).

Il Banco Popolare, che da martedi’ scorso ha realizzato il balzo piu’ consistente, ha perso l’1,6% nel terzo giorno di aumento di capitale (diritti -3,3%).
Giu’ anche Fiat (-2,4%), che in Italia ha registrato il mese scorso vendite in crescita del 2,8%, meno del mercato (+5% circa), mentre negli Stati Uniti l’incremento e’ stato del 13%.
Per contro, la migliore sul paniere principale e’ stata Moncler (+2,2%), premiata da Ubs, che ha alzato il giudizio sul titolo da sell a neutral. Ha recuperato terreno Gtech (+1,9%), con gli analisti di Kepler Cheuvreux che consigliano l’acquisto delle azioni. Sotto i riflettori Prysmian (+1,7%) che ha ricevuto una multa da 104,6 milioni dalla Commissione Ue, inferiore ai 200 milioni previsti. Sul mercato valutario, l’euro tratta a 1,3767 dollari (1,3806 ieri) e 142,83 yen (142,86). Dollaro/yen a 103,747 (103,476). Il petrolio (Wti) scende, attestandosi alla valutazione di 99 dollari al barile.