Una ristrutturazione andata in fumo. In fiamme l’auditorium mai inaugurato di Pineta Sacchetti a Roma

Una ristrutturazione andata in cenere. L'incendio che ha coinvolto l'auditorium Albergotti, in zona Pineta Sacchetti, ha devastato il tetto della struttura.

Una ristrutturazione, è il caso di dirlo, andata in cenere. Perché l’incendio che ha coinvolto l’auditorium Albergotti, in zona Pineta Sacchetti a Roma, ha devastato il tetto della struttura. E, a quanto pare, le fiamme sarebbero divampate per un errore umano.

Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio è scoppiato intorno alle 10 di ieri e ha interessato, come detto, il tetto della struttura. Per fortuna, nessuna persona è rimasta ferita. Ma la copertura dell’auditorium, che è in ristrutturazione da anni, con i costi che sono lievitati e con il cantiere che più volte si è fermato fra molte polemiche anche da parte dei residenti della zona, è rimasta coinvolta quasi totalmente.

Secondo quanto si è appreso, potrebbe essere stato un errore umano a provocare l’incendio del sottotetto dell’Auditorium. Dalle prime informazioni, sembra che ieri mattina stessero lavorando alcuni operai alla saldatura della guaina quando ha preso fuoco.

Ovviamente non potevano mancare le reazioni politiche: “l’incendio che stamattina ha danneggiato l’Auditorium Albergotti è un fatto gravissimo per il territorio che perde un luogo di cultura, completato grazie all’impegno della precedente amministrazione comunale e municipale”, ha detto in una nota la deputata e Responsabile Cultura del Partito Democratico ed il Consigliere Dem del Municipio XIII, Lorenza Bonaccorsi e Massimiliano Pasqualini. E poi la bordata a Virginia Raggi: “Ci auguriamo che la Giunta comunale ed il Municipio si attivino per fare chiarezza sull’accaduto e per avviare il recupero e la ricostruzione della struttura. Dal canto nostro – concludono Bonaccorsi e Pasqualini – vigileremo che si compiano tutte le verifiche del caso e non si perda tempo, ma ci lascia però perplessi l’assenza della Sindaca e degli Assessori comunali competenti sul posto”.