Manifestazione Firenze, Conte e Schlein in testa al corteo

Attese migliaia di persone alla manifestazione di Firenze in difesa della Costituzione. Dal Governo mai una parola sull’aggressione.

Manifestazione Firenze, Conte e Schlein in testa al corteo

Al manifestazione anti-fascista di Firenze in difesa della scuola e della Costituzione, dopo il pestaggio di alcuni studenti davanti a un liceo fiorentino ad opera di alcuni membri di Azione studentesca, sfileranno assieme la neo segretaria del Pd, Elly Schlein, e il leader del M5S, Giuseppe Conte.

Attese migliaia di persone alla manifestazione di Firenze in difesa della Costituzione. Dal Governo mai una parola sull’aggressione

Giovedì pomeriggio Conte ha riunito i vertici del Movimento nella sede di Campo Marzio. Tre lunghe ore di “confronto proficuo e ad ampio raggio”. Sul tavolo anche il fatto politico che sta modificando gli equilibri all’interno del centrosinistra. L’elezione di Schlein viene “salutata con favore” da Conte. Che commenta: “Mi confronterò con lei”. Senza però rinunciare a evidenziare le difficoltà che dovrà affrontare la segretaria di “un partito di antica tradizione”. Al termine della riunione, ha portato “gli auguri da parte di tutto il Consiglio nazionale e quindi di tutta la comunità del M5s alla neosegretaria”.

Apertura al confronto, dunque, nella convinzione “di poter avere un dialogo col nuovo vertice” del Partito democratico, chiusa la stagione di Enrico Letta. A Schlein Conte augura di “portare avanti il suo progetto di rinnovamento con forza”. Ma non manca di sottolineare: “So che avrà molto da fare, perché conosciamo bene le correnti del Pd”. Ma se ancora è troppo presto per parlare di alleanza, Conte è pronto a confrontarsi e a “misurarsi su obiettivi concreti”, su battaglie comuni, dal salario minimo all’ambiente.

Intanto una prima occasione di confronto ci sarà appunto oggi quando il presidente pentastellato condividerà con la neosegretaria la piazza antifascista di Firenze. Tanto il M5S quanto il Pd hanno puntato il dito contro il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, che non solo non ha condannato l’aggressione squadrista ai danni degli studenti del liceo fiorentino ma ha persino redarguito una dirigente scolastica che, nel pieno delle sue funzioni, ha richiamato quei principi fondamentali della Costituzione, quei valori dell’antifascismo, della cultura, della nostra storia democratica.

Alla manifestazione parteciperanno anche il leader di Sinistra Italiana Fratoianni, Bonelli e Evi di Europa Verde, e il segretario generale della Cgil Landini

E uguale sintonia tra il M5S e il Pd si sta registrando sulle uscite a dir poco infelici del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sui silenzi della premier Giorgia Meloni e complessivamente sulle responsabilità del governo in relazione al tragico naufragio di Cutro. Alla manifestazione di oggi a Firenze con Schlein e Conte sfileranno il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi di Europa Verde, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il segretario di Art1-Mdp, Roberto Speranza, insieme al coordinatore nazionale di Art1 Arturo Scotto.

Il sindaco Nardella ha rivolto un invito a tutta la città a partecipare al corteo

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha rivolto un invito a tutta la città a partecipare alla manifestazione: “Saremo in migliaia – ha detto – per difendere il diritto e dovere della professoressa Annalisa Savino, dirigente scolastica del Liceo Da Vinci, di scrivere una lettera ai propri studenti e insegnanti per dire loro che l’indifferenza è sorella della violenza. Saremo in piazza per chiedere le dimissioni del ministro Valditara”, che non difende la scuola e non condanna inequivocabilmente violenze del genere.

“Nel governo – le parole invece di Landini – non c’è stata una parola sull’atto squadristico fatto a Firenze contro degli studenti. Se la sono presa invece con la preside che ha fatto bene il proprio mestiere e la funzione per la quale esiste”. In piazza ci saranno l’Anpi, l’Acli, l’Arci e ha annunciato la partecipazione anche la Fnsi. Gli occhi saranno, però, tutti puntati su Schlein e Conte.

All’orizzonte sono tante le battaglie che Pd e 5Stelle potrebbero combattere assieme. Conte ha già lanciato la sfida sul salario minimo. “Gli stipendi troppo bassi sono un’emergenza nazionale. Sul salario minimo non possiamo più attendere. È ora di passare dalle parole ai fatti”, ha detto. I pentastellati hanno presentato una proposta di legge “sul salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora”, il loro leader ne chiede la calendarizzazione urgente. Ed è pronto a rivolgersi a tutte le forze politiche per portarla a casa. Ma è normale che il primo alleato in cui spera Conte è la Schlein.

In caso di vittoria alle primarie del Pd, “il primo obiettivo sarebbe tornare a mobilitarci in modo forte per alcune battaglie fondamentali” a partire da “quella sul salario minimo, su cui tutte le opposizioni hanno presentato proposte e sono state respinte dalla maggioranza” ha detto la Schlein. “Il mio appello è a tutte le forze alternative alla destra di fare insieme questa battaglia per fissare una soglia sotto la quale non si chiama lavoro perché è sfruttamento, di farla nel Parlamento e di farla nel Paese”.

Per Schlein e Conte sarà l’occasione per un primo confronto

E poi c’è il grande tema dell’Ambiente. Il no a nuove trivellazioni e inceneritori del M5S è condiviso dalla Schlein. La transizione passa dallo sviluppo dell’economia circolare superando discariche e inceneritori e della mobilità sostenibile, si legge nella mozione congressuale della neo segretaria. E ancora. Bisogna contrastare la scelta del governo di continuare a puntare su nuove trivellazioni. Il nucleare non è la strada da seguire, perché ha tempi e costi di industrializzazione incompatibili con gli obiettivi europei di decarbonizzazione.

È necessario invece facilitare la produzione da rinnovabili, sostenere fortemente le comunità energetiche affinché ve ne sia almeno una in ogni comune d’Italia, puntare sull’efficienza energetica per diminuire il consumo di energia delle imprese e delle famiglie. E allo stesso modo la Schlein ha definito “un errore madornale” cancellare il Superbonus, figlio del M5S. E poi c’è il grande tema della pace.

Sosteniamo l’Ucraina senza però rinunciare alla nostra convinzione che le armi non risolvano i conflitti. Serve un maggiore sforzo politico e diplomatico dell’Unione europea, insieme ai nostri alleati e in seno alla Comunità internazionale, per creare le condizioni che portino ad un cessate il fuoco e all’avvio di una Conferenza di pace multilaterale che possa portare alla fine della guerra, dice la segretaria del Pd.

Ebbene, il M5S è stato finora la sola forza politica a battersi per mettere a tacere le armi e lasciare lo spazio ai negoziati. Da qui la considerazione che gli obiettivi concreti su cui trovare un terreno comune tra il Pd della Schlein e il M5S di Conte non mancano. Basterà volerlo.