Manovra, alta tensione tra Lega e Forza Italia: nuova rissa sulle banche

Forza Italia promette modifiche in Manovra su casa e banche. La Lega annuncia di voler inasprire il contributo agli istituti di credito

Manovra, alta tensione tra Lega e Forza Italia: nuova rissa sulle banche

Da una parte c’è il vicepremier leghista Matteo Salvini che riunisce il consiglio federale della Lega a Milano, dall’altra il vicepremier azzurro Antonio Tajani che chiama a raccolta la segreteria del partito a Roma. Una plastica rappresentazione delle tensioni che la quarta legge di Bilancio sta provocando tra gli alleati di governo, in particolar modo tra Lega e Forza Italia, appunto.

La minaccia di Tajani

L’aumento a sorpresa della tassazione sugli affitti brevi ha fatto infuriare Forza Italia e a onor del vero ha raccolto critiche anche dalla Lega. Così come le Forze dell’Ordine sembrano essere care a tutti i partiti di maggioranza sebbene, come lamentino i sindacati di polizia , nella Manovra non c’è un euro per loro. “Noi siamo assolutamente contrari su un aspetto della manovra di cui non si era mai parlato: l’aumento della tassazione per alcuni proprietari di abitazioni. Faremo di tutto perché il testo sia modificato. O lo si modifica prima di inviarlo alla Ragioneria o lo si fa in Parlamento” perché “noi non potremmo mai votare una proposta come questa”, ha detto il ministro degli Esteri azzurro sull’aumento della cedolare secca dal 21 al 26% sugli affitti brevi.

E promette di sentire a stretto giro il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti perché per gli azzurri casa, banche e forze dell’Ordine sono la priorità. “Non vedo perché sulle criptovalute ci debba essere un atteggiamento e sui proprietari di casa un altro. Parliamone. Siamo tre forze politiche, noi non vogliamo decidere per gli altri ma neanche che gli altri decidano per noi. Faremo una battaglia, se non passa la faremo in Parlamento” dove “ci sarà la maggioranza per modificarla”, ha detto Tajani.

Le banche della discordia

Il riferimento di Tajani è al taglio delle tasse sulle plusvalenze da stablecoin, caro alla Lega. Ma è soprattutto sulle banche che i due alleati si dividono invece ancora una volta, dopo la pace sbandierata in conferenza stampa accanto alla presidente del consiglio Giorgia Meloni. Capitolo che peraltro è ancora aperto per eventuali modifiche. Il testo definitivo della legge di bilancio è ancora al Mef per le ultime limature, suscettibile di cambiamenti fino all’ultimo.

Tanto che Giorgetti, intervenuto al consiglio federale del partito cui appartiene, ha invitato tutti a diffidare dalle bozze in circolazione e ad avere la pazienza di aspettare il testo ufficiale.

Ma mentre Forza Italia si agita e inveisce contro prelievi forzosi alle banche e promette modifiche nel corso dell’iter parlamentare della legge di Bilancio, avendo digerito poco l’aumento dell’Irap di due punti su banche e assicurazioni, la Lega assicura di voler inasprire la richiesta agli istituti di credito che prevede già 11 miliardi in tre anni, di cui 4,4 solo nel prossimo anno.

L’avvertimento alle banche della Lega

Il consiglio federale della Lega, all’unanimità, ha dato mandato al segretario Matteo Salvini e ai capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo di intervenire in fase di conversione, qualora ce ne fosse necessità, per valutare l’aumento del contributo delle banche che sarà destinato al sostegno di sanità, famiglie e imprese, lascia trapelare il Carroccio.

E il senatore leghista Claudio Borghi quantifica la richiesta, annunciando che chiederà un miliardo aggiuntivo. “E mi auguro – dichiara – di non sentire più resistenze fuori luogo, altrimenti sono sicuro che si troverebbe un largo consenso per chiederne due”.

La pantomima

Chi non crede a tutta questa pantomima è il M5S.  “Per distogliere l’attenzione degli italiani da una manovra miseranda e a impatto nullo sull’economia, il governo si è inventato di sana pianta un presunto conflitto con le banche sull’altrettanto presunto contributo a loro carico. Addirittura giunge notizia che il Consiglio federale della Lega ha dato mandato al vicepremier Salvini e ai capigruppo parlamentari di incidere ancora di più in tema di tasse sugli istituti di credito. Ebbene, le stesse banche per il secondo giorno consecutivo, minimamente scalfite da questo teatrino, hanno trascinato Piazza affari al rialzo. Altro che stangata sulle banche”, dichiarano dal M5S.

Spese militari

Il ministro Guido Crosetto invece rassicura il comparto della Difesa e si dice tranquillo che Giorgetti rispetterà gli impegni presi sulle spese militari. Una maniera garbata per non far venire meno il pressing sul tema che sta esercitando sul ministro dell’Economia.