La priorità è “sbloccare gli stipendi”, agganciando i salari all’inflazione. E per farlo la soluzione proposta da Alleanza Verdi-Sinistra è quella di introdurre una patrimoniale. Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli si appellano così non solo al governo, ma anche a Pd e Movimento 5 Stelle, per trovare unità in vista della Manovra e portare avanti proposte concrete da presentare alla maggioranza.
L’idea è quella di costruire insieme un pacchetto di proposte, comuni alle opposizioni, per portare avanti una lotta condivisa durante la discussione della Legge di Bilancio. La principale proposta di Avs riguarda comunque i salari, con un intervento da mettere in campo attraverso risorse da reperire con l’incremento della tassazione delle rendite finanziarie.
Le critiche di Avs alla Manovra
Fratoianni e Bonelli partono dalle critiche nei confronti di una manovrina da soli 18 miliardi: “La definiscono una Manovra coraggiosa, ma qui gli unici coraggiosi sono i lavoratori italiani che hanno stipendi al palo”. Bonelli sottolinea poi come non siano previsti investimenti “se non nel settore delle armi”.
Per Avs la Legge di Bilancio, secondo quanto emerso finora, è “l’ennesimo esempio di iniquità sociale”. E anche la riduzione della seconda aliquota Irpef avrebbe benefici minimi: non solo perché il “72% dei contribuenti non ne usufruirà”, ma anche per gli importi. Infatti il beneficio per i redditi fino a 28mila euro sarebbe di solo “un euro e settanta centesimi al mese, per i redditi fino a 50mila il vantaggio salirebbe a 33 euro al mese”. Cifre “irrisorie”, soprattutto se confrontate con la proposta “sblocca stipendi” di Avs: “Per i redditi fino a 20mila euro avrebbero al mese 125 euro in più, quelli fino a 28 mila 175 euro in più e infine quelli fino a 55 mila avrebbero 343 euro in più”.
Stipendi più alti, per Avs si può fare ma serve la patrimoniale
Per Fratoianni e Bonelli, quindi, si deve intervenire aumentando gli stipendi e per farlo bisogna incrementare la tassazione delle rendite finanziarie. In generale la proposta è quella di introdurre una patrimoniale, intervenendo poi anche sugli extraprofitti delle banche e delle società del mondo dell’energia: “Messi insieme dal 2022 al 2025 arrivano a una quota che oscilla tra i 200 e i 210 miliardi”.
La patrimoniale, secondo Bonelli, “rappresenta un elemento imprescindibile”: “In Italia da una parte ci sono 62 super ricchi che hanno un patrimonio da 240miliardi di euro, dall’altra abbiamo la povertà assoluta che aumenta considerevolmente e questa è una delle questioni che noi dobbiamo affrontare, attraverso per esempio una sorta di tassa di scopo, una contribuzione per una finalità ben precisa come per la sanità pubblica che è in grande emergenza”.