Marmolada, Tommaso Carollo: chi era una delle vittime della tragedia

Marmolada, Tommaso Carollo rientra tra le vittime annunciate della tragedia che si è consumata nella domenica del 3 luglio 2022.

Marmolada, Tommaso Carollo: chi era una delle vittime della tragedia

Marmolada, Tommaso Carollo è una delle vittima della tragedia che è andata in scena domenica 3 luglio 2022. Purtroppo anche Tommaso non è riuscito a salvari e sopravvivere alla terribile valanga.

Marmolada, Tommaso Carollo: chi era

Tommaso Carollo era originario di Thiene ed era un appassionato di montagna ed un manager. Molto conosciuto nell’Altovicentino. Il sindaco di Zanè, Roberto Berti, ha voluto esprimere il suo cordoglio per Tommaso. “A nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la Comunità, desidero porgere le più sentite condoglianze ai famigliari di Tommaso Carollo, deceduto a causa del crollo di un seracco sulla Marmolada. In particolare, ci uniamo al dolore del papà Ivano Carollo, residente zanadiense e professionista con il quale il nostro Comune ha collaborato e collabora tuttora”

Una delle vittime della tragedia

Il distacco di una roccia, che ha provocato l’apertura di un crepaccio sul ghiacciaio di Pian dei Fiacconi, sulla Marmolada, ha travolto diversi escursionisti causando vittime e dispersi. Purtroppo il bilancio non è positivo, tutt’altro: si registrano 8 vittime (tra cui almeno 3 italiani) con circa una trentina di persone disperse, presenti sul luogo al momento del distacco del seracco, anche se non ci sono ancora conferme sul numero esatto (15, secondo l’ultimo bilancio).

Tra le vittime annunciate, oltre a Tommaso, c’è Filippo Bari, 27enne vicentino e papà di un bimbo: faceva parte della cordata di alpinisti della sezione di Malo del Cai. Un’altra vittima italiana è  Davide Miotti, 51 anni, guida alpina di Tezze sul Brenta. Con lui ieri c’era anche la moglie Erica Campagnaro, come lui grande appassionata scalatrice. La coppia, che viveva a Cittadella, in provincia di Padova, aveva due figli di 25 e 16 anni. Il corpo di Erica però non sarebbe stato ancora identificato. Nulla da fare, nonostante l’esperienza, per la guida Paolo Dani di Valdagno.