Maroni e Brunetta difendono le Province

Quella sul riordino delle Province è “una legge che viola la Costituzione”, perché servirebbe “una riforma costituzionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha risposto “assolutamente sì” ai giornalisti che gli chiedevano se le Regioni potrebbero promuovere un ricorso alla Consulta. “E’ una legge che viola la Costituzione – ha detto Maroni – perché non si può togliere potere alle Province in questo modo e perché, come ha detto la Corte dei Conti, aumenta i costi”. Secondo il governatore leghista, la riforma votata alla Camera “è frutto di un atteggiamento ideologico e demagogico. Ho incontrato allo stadio il ministro Delrio e gli ho detto che siamo pronti a partecipare al dibattito sulle riforme, ma non così: ci vuole una riforma costituzionale, dando però alle Regioni il potere di organizzare il livello intermedio”.
Anche Fi attacca il riordino delle Province: “Il disegno di legge sulle province è a tutti gli effetti una vera e propria legge truffa”. Il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta non ha usato mezzi termini per bocciare un provvedimento che ritiene “incostituzionale, confuso, con norme ingarbugliate, che non semplifica e non sburocratizza, ma aumenta il disordine sulla gestione dei servizi a livello locale creando nuovi problemi a imprese e cittadini”.