Mattarella chiede la verità su Ustica: “Ancora non raggiunta, mancano tasselli”

Il presidente della Repubblica, Sergio Matterella, parla della strage di Ustica affermando che la verità non è ancora stata raggiunta.

Mattarella chiede la verità su Ustica: “Ancora non raggiunta, mancano tasselli”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna a chiedere la verità sulla strage di Ustica, in occasione del 43esimo anniversario della morte di 81 persone a bordo del Dc9 di Itavia. Il capo dello Stato, infatti, sottolinea che “una completa verità non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini”. Secondo Mattarella, “i risultati ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al bisogno di verità e giustizia”.

Mattarella ricorda che la sera del 27 giugno di 43 anni fa “venne scritta una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia”. Il riferimento è alla strage di Ustica, quando “un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a nessuno”. Il capo dello Stato ricorda che “fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile dolore”.

Mattarella: su Ustica verità non ancora raggiunta

La richiesta di verità è fondamentale anche oggi, a 43 anni di distanza da quella notte: “La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno comune. Quando avvenne la tragedia, una cappa oscurò circostanze e responsabilità. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa di opacità e ambiguità”, ricorda il presidente della Repubblica. Che loda l’impegno dei familiari delle vittime: “Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni si devono i passi avanti compiuti per smentire l’ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi”.

Ma oggi, ancora, è necessario trovare la verità, che ancora non “è stata raggiunta”, come spiega Mattarella. L’indagine della procura di Roma attualmente in corso, invece, sembra destinata a chiudersi con una richiesta di archiviazione. Per il momento non è stato emesso alcun atto formale, ma la strada intrapresa dalla procura sembra essere questa.