Una crisi lampo pilotata. Ultima chance per evitare la conta in Aula. Matteo Renzi rinvia ad oggi pomeriggio l’annuncio del ritiro delle sue ministre. Ma il premier è ancora disposto a sedersi al tavolo con Iv, per aprire anche ad un Conte ter, sempre che le dimissioni di Bellanova e Bonetti non facciano saltare tutto prima. è a questo teatro dell’assurdo, di una crisi senza un perché, che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella assiste con apprensione. Il Quirinale rimane “molto preoccupato” e pronto a tutti gli schemi che questa crisi senza un perché potrebbe presentare con un’unica certezza: agirà con rapidità ed efficacia.
In queste ore delicate per la tenuta del Governo, nel pieno di una pandemia che continua a mietere vittime, il presidente della Repubblica resta alla finestra in attesa di sviluppi politici. Ma la preoccupazione del Colle rimane più legata alle condizioni del Paese che ad una crisi incomprensibile. E’ evidente che mai un presidente vorrebbe incappare nel suo settennato in uno scioglimento anticipato delle Camere ed è quindi altrettanto evidente come Mattarella difenda ora con determinazione la sopravvivenza di un esecutivo che rappresenta, pur con tutte le sue criticità, un equilibrio che difficilmente potrà ritrovarsi in questa legislatura. Equilibrio indispensabile peraltro in una fase così difficile.
Per questo negli ultimi giorni dal Quirinale è partito un appello a trattare, a ritrovare una coesione piena per andare avanti mentre il Paese è stremato dall’emergenza Covid, per di più alla vigilia del più grande piano di aiuti europeo della storia della repubblica. Per questo, ove mai tutto crollasse, al Quirinale si stanno attrezzando per consultazioni lampo, proprio perché il mantra del presidente è da giorni lo stesso: non perdere tempo, non sprecare risorse. Invito che Mattarella ha rinnovato a tutti anche in queste ore. Insomma, al Colle sono pronti ad ogni evenienza.