Maxirogo nel deposito di rifiuti dell’Ama. La Procura di Roma indaga per disastro colposo. Tra le ipotesi anche il sabotaggio. Nel Tmb Salario le telecamere erano spente dal 7 dicembre

In corso a Roma le indagini sul rogo nello stabilimento dell'Ama per il trattamento dei rifiuti

Mentre si stanno concludendo le operazioni di spegnimento del maxirogo, che dalla scorsa notte ha interessato lo stabilimento di trattamento meccanico-biologico (Tmb) dei rifiuti dell’Ama, in via Salaria, alla periferia nord-orientale del Capitale, l’inchiesta avviata dalla Procura di Roma sta muovendo i suoi primi passi.

L’autorità giudiziaria, che attende un’informativa da parte delle forze dell’ordine e degli esperti dei Vigili del fuoco, ha disposto accertamenti tecnici per chiarire le cause che hanno scatenato le fiamme all’interno del capannone. Al momento gli inquirenti, che procedono per disastro colposo, non escludono alcuna pista, compresa quella legata ad un atto doloso o di sabotaggio.

I carabinieri hanno già ascoltato il personale che era in servizio la scorsa notte, in particolare i tecnici dell’Ama impiegati in quell’area e le guardie giurate che presidiano il Tmb Salario. E’ stato accertato, nel corso del sopralluogo compiuto questa mattina dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dai sostituti Luigia Spinelli e Carlo Villani, che le telecamere di sorveglianza non erano in funzione dal 7 dicembre scorso, anche nell’area della vasca di ricezione dei rifiuti indifferenziati dove è scoppiato l’incendio. Secondo un prima ricostruzione degli inquirenti, il rogo sarebbe divampato in un’area dello stabilimento in cui non si può accedere dall’esterno.

Ama comunica di avere avviato un’indagine interna “al fine di valutare la corretta applicazione delle procedure previste dalle norme e dai regolamenti aziendali”. L’azienda riferisce, inoltre, che sono state rafforzate “le misure di sicurezza e sorveglianza anche negli altri impianti sul territorio”. Ama, in stretto contatto con Roma Capitale, Città Metropolitana e Regione Lazio, sta predisponendo i piani operativi per mantenere il servizio anche a fronte della mancanza dell’impianto del Salario. “Desidero sottolineare come – ha detto il presidente Lorenzo Bagnacani – il nostro personale si sia prodigato per coadiuvare l’intervento dei Vigili del Fuoco e come non si stia risparmiando per garantire il servizio di raccolta in tutta la città”.