Meloni pronta a boicottare la riforma del Patto di stabilità: “Non si può dire Sì se poi non puoi rispettarlo”

Giorgia Meloni, promette battaglia sul Patto di stabilità: "Non si può dire sì a una riforma che non puoi rispettare”. 

Meloni pronta a boicottare la riforma del Patto di stabilità: “Non si può dire Sì se poi non puoi rispettarlo”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, mette le cose in chiaro e preannuncia la linea del governo italiano sulle trattative per la riforma del Patto di stabilità: “Non si può dire sì a una riforma del Patto che poi non si può rispettare”. 

Intervistata da Non Stop News, su Rtl 102.5, la presidente del Consiglio affronta diversi argomenti e sulle regole fiscali Ue aggiunge: “Crediamo che un’Europa seria debba tenere in considerazione nelle nuove regole della governance le strategie che si è data. Abbiamo il Pnrr, la transizione energetica, digital: non si può non tenere conto degli investimenti che l’Europa chiede”. 

Dal premierato al salario minimo, Meloni al contrattacco

Meloni risponde anche alle critiche ricevute sul premierato che la maggioranza di destra vorrebbe mettere in campo: “Certe critiche dimostrano che non si sa che cosa dire su questa riforma, perché non abbiamo toccato i poteri del presidente della Repubblica”. Inoltre, attacca la presidente del Consiglio, chi contesta la riforma era “abituato a fare il bello e cattivo tempo facendo e disfacendo il governo nei palazzi”.

Risposte piccate arrivano anche sul salario minimo, dopo la bagarre di ieri in Aula alla Camera: “M5s e Pd ci dicono che è l’unica cosa che va fatta in Italia, ma in dieci anni al governo non l’hanno fatta”. Non manca una stoccata ai sindacati: “Mi stupisce la posizione di alcuni sindacati che vanno in piazza per rivendicare il salario minimo e quando vanno a trattare i contratti collettivi accettano contratti con poco più di cinque euro l’ora come accaduto di recente con il contratto della sicurezza privata”. 

Il funerale di Giulia Cecchettin come una possibile “svolta nella tragedia”

Non può mancare un commento ai funerali di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa dall’ex fidanzato: “La giornata di ieri – afferma Meloni – nella tragedia può rappresentare una svolta”. Secondo la presidente del Consiglio le leggi e gli strumenti “per difendere le donne ci sono: noi siamo libere, non è normale aver paura di un uomo che dice di amarti: chiamate il 1522 se avete paura, qualcuno vi può aiutare”.

Infine, non manca qualche domanda sulla vita privata della presidente del Consiglio: “Diciamo che della mie questioni private si è parlato a volte senza pietà, però alla fine me lo metto in testa e si combatte”. Di certo, quello trascorso, è stato un anno tosto, come viene sottolineato: “Sì, è la parola più facile per raccontare” quanto avvenuto, ammette Meloni.