Meloni vuole portare il modello Caivano in Africa: chiede ai ministri di fare le passerelle anche in Libia e Tunisia

Giorgia Meloni vuole esportare il modello Caivano in Africa e invita ai ministri a fare passerelle anche in Libia e Tunisia.

Meloni vuole portare il modello Caivano in Africa: chiede ai ministri di fare le passerelle anche in Libia e Tunisia

Il modello Caivano deve arrivare fino in Africa. Questo, secondo il racconto di Repubblica, è il piano della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Che vuole che il governo al gran completo intervenga così come si sta facendo a Caivano, dove a parte un decreto molto criticato si vedono solo passerelle, anche per Paesi come Tunisia e Libia. 

Il piano è lo stesso, spostare in massa i ministri: “Andiamo tutti in Libia e Tunisia, sviluppiamo progetti, controlliamone l’esecuzione”, avrebbe detto Meloni a Palazzo Chigi ai ministri. L’idea è di farlo “coordinando le presenze in modo che siano cadenzate e diano il senso della continuità”, proprio come per Caivano. 

Il Piano Mattei che copia il modello Caivano: l’idea del governo sempre più presente in Africa

La strategia fa parte del famoso Piano Mattei che, però, appare ancora molto confuso. E sul quale Meloni ha rivolto un richiamo ai ministri, chiedendo di rendere operativi i progetti, ancora tutti fermi. 

Certo, la presidente del Consiglio sa bene che è solo “un’operazione mediatica”, è evidente anche per lei stessa, ma la ritiene utile per “tenere alta l’attenzione”. E per farlo punta sull’esportazione del modello Caivano, spostando le passerelle anche in Libia e Tunisia. 

Tanto più che a inizio anno gli sbarchi dei migranti sono in calo e Meloni vuole usare questo argomento a suo vantaggio, nonostante il timore di un nuovo aumento delle partenze a causa delle tensioni in Paesi come Niger e Sudan. Allora si parte con il modello Caivano in Africa, di fatto già inaugurato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, andato a Tripoli. Con la speranza, per Meloni, che in tanti seguano il suo esempio.