Arrivano 50 milioni di euro per lo smantellamento e la bonifica del campo rom di via Cupa Perillo a Scampia e per degli interventi di riqualificazione a Secondigliano. Sono queste le due zone di Napoli interessate dal Piano periferie, previsto dal decreto Caivano-Bis, di cui si è parlato durante la riunione con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che si è tenuta a Palazzo Chigi. Il modello Caivano viene quindi replicato, con interventi che non riguardano solo Napoli, ma anche Rozzano (Milano), Roma, Rosarno e San Ferdinando (Reggio Calabria), Catania, Palermo e Orta Nova (Foggia).
Modello Caivano, Meloni punta a estenderlo: la riunione a Palazzo Chigi
Quello di Caivano è “un modello che vogliamo estendere a tutte quelle realtà dove lo Stato è stato meno presente o, peggio, ha scelto di fare un passo indietro – ha detto, secondo quanto si apprende, Meloni nella riunione a Chigi -. Abbiamo voluto il Decreto Caivano-bis e previsto di applicare questa modalità di intervento ad altre 8 realtà, cioè le realtà che voi amministrate e che conoscete meglio di chiunque altro. Abbiamo individuato le risorse – 180 milioni di euro dai Fondi di Sviluppo e di Coesione – e costruito un meccanismo per individuare, insieme, le iniziative da portare avanti. Concentrandoci, in particolare, sugli interventi di riqualificazione delle periferie e su ciò che fosse più utile per dare una risposta ai bisogni concreti delle famiglie e dei più giovani”.
“A Rozzano – ha dettagliato Meloni – cercheremo di dare concretezza al sogno di Daniele Scardina, campione di boxe conosciuto ai più come King Toretto, colpito nel 2023 da una emorragia cerebrale che gli ha completamente cambiato la sua vita. Da anni sta portando avanti la sua battaglia personale per tornare a camminare, e per costruire nella sua città natale una palestra per insegnare la boxe ai più giovani, in particolare ai disabili. A Roma abbiamo scelto di concentrare la nostra attenzione sul Quarticciolo, quartiere del Municipio V che si trova nel quadrante est della Capitale tra la Palmiro Togliatti e la Prenestina, e di focalizzare la nostra attenzione su ciò che serve di più al territorio, ovvero servizi e strutture per i bambini e per i ragazzi, a partire da asili nido, aree attrezzate e strutture sportive. A Napoli ci concentreremo su Scampia e Secondigliano, e uno degli interventi più significativi che abbiamo intenzione di portare avanti è quello di sgomberare e bonificare l’area del campo rom di Via Cupa Perillo a Scampia e di realizzare al suo posto un campo da rugby, da affidare alla gestione delle Fiamme Oro”.
La presidente del Consiglio ha illustrato anche gli altri progetti: “A Orta Nova ci occuperemo, invece, di dare un segnale molto importante in termini di sicurezza e legalità, riqualificando l’immobile che ospiterà la tenenza dei Carabinieri. A Rosarno e San Ferdinando la nostra azione si concentrerà su un intervento che reputo estremamente importante, ovvero lo smantellamento e la bonifica totale dell’area su cui sorge ormai da decenni la tendopoli di Rosarno. Un ghetto, una zona franca, che una Nazione degna di questo nome non può tollerare un giorno di più. Noi smantelleremo e bonificheremo la tendopoli, e realizzeremo delle abitazioni dignitose per i tanti braccianti agricoli stagionali che lavorano in quel territorio. A Catania abbiamo scelto di occuparci del quartiere di San Cristoforo, che è uno dei più antichi e popolosi del capoluogo etneo. In particolare, la nostra attenzione si concentrerà sulla riqualificazione di Via Playa. Infine, sempre in Sicilia, Palermo. Insieme al Sindaco Lagalla, che saluto, abbiamo immaginato una serie di interventi molto significativi, e tra questi quello che voglio citare è la scelta di avviare un progetto di manutenzione e risanamento strutturale della Chiesa di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo. La chiesa è un luogo di riferimento del quartiere, ma è chiusa da oltre 20 anni ed è sprofondata nel degrado, diventando un po’ il simbolo dell’abbandono del quartiere”.
“Questo – ha concluso – è solo un piccolo spaccato di ciò che intendiamo fare nei prossimi mesi e che rientra in una strategia più ampia che vedrà il Governo impegnato in prima linea, esattamente come è accaduto a Caivano, dove ogni articolazione dello Stato si è mossa, ha fatto la sua parte e ha dato il proprio contributo. È un lavoro che ci impegniamo a portare avanti per continuare a sfidare noi stessi e per dimostrare che è molto più seria una politica che prova a risolvere i problemi – anche i più difficili – a costo di fallire”.