Mercati deboli, lo spread ha la febbre

Restano deboli i listini europei senza appigli in Wall Street, anch’essa negativa sull’onda delle tensioni sui mercati del Vecchio Continente per la Grecia e i timori su deflazione e scarsa crescita. Trascurati i dati macro Usa: la produzione industriale salita oltre le stime e le richieste di sussidi di disoccupazione scese ai minimi da aprile 2000. Piazza Affari chiude in calo ma recupera dai minimi toccati in giornata e tiene quota 18.000. L’indice Ftse Mib perde, alla fine, l’1,21% a 18.083 punti. Crolla Mps, pesante Telecom.

Madrid cede il 2,24%, Parigi l’1% mentre fanno meglio Londra (-0,7%) e Francoforte (-0,5%).

Lo Spread, che ha sfondato in corso di seduta i 200 punti base (il livello più alto da metà febbraio scorso), ripiega e torna sotto i 190 punti base, a quota 185. Il rendimento è al 2,62%.