Mercato dell’arte in Italia dopo la pandemia: la digitalizzazione attrae i giovani e favorisce gli investimenti

Mercato dell'arte in Italia: la pandemia digitalizza gli investimenti e attrae collezionisti più giovani in un mercato sempre più aperto.

Mercato dell’arte in Italia dopo la pandemia: la digitalizzazione attrae i giovani e favorisce gli investimenti

Con l’arrivo e il perdurare della crisi pandemica anche il mercato dell’arte in Italia ha subìto notevoli mutamenti non solo economici ma anche nelle relazioni tra artisti e collezionisti.  Appuntamenti e luoghi imprescindibili in questo settore, come gallerie internazionali, mostre, fiere d’arte e aste, hanno chiuso le loro porte o sono saltati per diversi mesi.

La forzata digitalizzazione alla quale il mondo dell’arte è stato sottoposto – settore nel quale i rapporti umani e la fruizione fisica degli ambienti in cui l’arte si scambia sono ancora importanti – ha permesso però di recuperare il gap rispetto al resto del mondo del business contemporaneo.

Mercato dell’arte: forte incremento delle vendite online

Il passaggio all’online ha reso il mercato più sicuro agli occhi degli investitori, aprendolo anche a nuovi stakeholders. Inoltre, lo spostamento graduale su piattaforme digitali ha permesso di limitare gli effetti della pandemia sul numero delle aste realizzate nel corso dell’anno grazie alle vendite online, che hanno conosciuto un incremento del +204,8%.

Secondo il rapporto annuale di Hiscox investire nell’arte online ha avuto un eccezionale incremento del 37% nelle vendite all’asta online rispetto il 2019.

Deloitte, nel suo report “Lo stato dell’arte ai tempi del Covid-19” del 2021, conferma come vi sia stata una stabilizzazione del mercato solo nel corso del secondo semestre 2020, grazie anche al repentino passaggio all’online per gli investimenti nell’arte.

I dati parlano di una apertura e di una nuova percezione dei canali digitali nel mondo del mercato dell’arte. Il mercato online ha creato efficaci punti di contatto tra operatori, collezionisti, ma anche appassionati o semplici curiosi.

Mercato dell’arte: under 45 i nuovi investitori

Come riporta una ricerca effettuata da Kooness, nel corso di quest’ultimo anno le vendite attraverso la piattaforma online sono triplicate e gli utenti sono quadruplicati. I numeri ci dipingono inoltre un mercato più giovane rispetto a quello pre pandemico: la maggior parte degli acquirenti ha infatti meno di 45 anni.

Si nota inoltre che il 40% dei giovani collezionisti d’arte sotto i quarant’anni prevede di comprare più arte online nel corso di quest’anno. Gli under 40 sono anche coloro che acquistano on line principalmente giovani artisti contemporanei, circa il doppio rispetto ai gruppi di altre età.

Hiscox osserva inoltre come i giovani collezionisti siano mossi da motivazioni diverse da quelle che hanno caratterizzato le abitudini dei collezionisti d’arte in passato tanto che il 76% dei nuovi acquirenti e il 79% degli under 35 ha affermato di aver acquistato opere d’arte per sostenere artisti e organizzazioni artistiche: nuove tendenze, nuove piattaforme, nuove modalità di investire nell’arte.

Kooness, fondata e con sede a Milano, è una piattaforma che consente di avere un accesso virtuale alle gallerie d’arte di tutto il mondo. Nata in un periodo in cui il mondo dell’arte era ancora distante da una vera e propria digitalizzazione, oggi si pone come tramite tra la domanda dei collezionisti e l’offerta dell’arte: investire nell’arte sta diventando dunque una tendenza sempre più alla portata di tutti.

Non solo strumento di vendita e investimento, ma anche spazio di informazione, Kooness è una piattaforma di riferimento nel settore utile per esaminare gli sviluppi del sistema economico dell’arte e le novità da esso offerte.