Mezzogiorno a rischio desertificazione

dalla Redazione

Il Sud rischia la desertificazione. Industriale e quindi anche umana. Si continua inesorabilmente a emigrare, 116mila abitanti nel solo 2013, e non si fanno più figli: il numero dei morti è di gran lunga superiore a quello dei nati. E intanto crescono sempre di più le famiglie povere con un aumento del 40% nell’ultimo anno, perché manca il lavoro. Sempre nel Mezzogiorno mancano l’80% dei posti di lavoro nazionali. Parla chiaro il Rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno 2014 presentato oggi al Tempio di Adriano a Roma. Un quadro assolutamente drammatico.

CLASSIFICA DELLE REGIONI
La Calabria risulta essere la Regione più povera con un Pil pro capite che nel 2013 si è fermato a 15.989 euro, meno della metà delle Regioni più ricche come Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Lombardia. La Regione del Sud con il Pil pro capite più elevato è stata l’Abruzzo (21.845 euro), seguita dal Molise (19.374 euro). Tracciando un quadro assoluto il Pil pro capite nel Mezzogiorno nel 2013 è sceso al 56,6% del valore del Centro Nord, tornando ai livelli del 2003.

SI LAVORA POCHISSIMO
Nel Mezzogiorno lavora soltanto una giovane donna su cinque. Appena il 21,6% delle donne sotto i 34 anni è occupata contro il 43,0% del centro nord e una media nazionale del 34,7%. E pensare che in Europa le donne che lavorano tra i 27 anni e sotto il 34 anni che lavorano sono il 50,9%.