Milano, tornano a crescere i ricoveri nelle terapie intensive. Ma Gallera non ha ancora imparato la lezione. L’assessore minimizza e parla di situazione sotto controllo

Tra mancate zone rosse e pazienti ricoverati nelle Rsa dove sono poi avvenute stragi di anziani, la gestione della pandemia da parte della Regione Lombardia è stata un disastro. E non è una questione politica visto che a fronte dei guasti del leghista Attilio Fontana ben altro e decisamente efficiente è stato il contrasto al Covid in Veneto da parte del leghista Luca Zaia. Una situazione che non accenna a migliorare. Mentre in Italia tornano a crescere i ricoveri di pazienti contagiati dal virus, l’aumento maggiore dei casi più gravi, per cui è necessaria la terapia intensiva, è infatti di nuovo proprio in Lombardia, nonostante le diverse inchieste in corso e nonostante Matteo Salvini continui a cercare di difendere l’indifendibile.

Nelle ultime 24 ore sono stati 91 i casi di positività al Covid-19 rilevati in Lombardia. Quattro i decessi, in aumento i guariti e i dimessi, che sono stati 79, e tristemente invariato il numero di ricoverati in terapia intensiva, ben 14, il più alto d’Italia considerando che, proprio in terapia intensiva, nella regione governata da Fontana si trovano ben 151 persone. Le province con il maggior numero di contagi sono state Milano, seguita da Brescia e Bergamo, rispettivamente con 23, 19 e 13 casi. A seguire Lecco e Monza e Brianza con 8 casi, Varese con 6, Como e Pavia con 3, e Cremona, Lodi, Mantova e Sondrio con 2.

L’assessore regionale al welfare Giulio Gallera (nella foto) continua intanto ad arrampicarsi sugli specchi. Anche ieri ha dichiarato che il tampone in aeroporto è una possibilità in più, non l’unica, e che la cosa più semplice ed efficace è prenotare il test sul sito dell’Ats per poi farlo nel posto più vicino a casa. “Nel frattempo si può continuare a vivere e lavorare tranquillamente, con la mascherina e le dovute precauzioni’’, ha sostenuto.

“Stiamo parlando di 5-10mila persone che rientrano ogni giorno – ha aggiunto – è chiaro che serve un’organizzazione, i primi due giorni sono stati di assestamento di questa macchina, il numero verde è stato preso d’assalto e le Ats hanno dovuto mettere in campo una modalità di prenotazione on line”. A incalzare l’assessore è il capogruppo pentastellato in Regione, Massimo De Rosa. “Cosa ancora deve accadere in Lombardia per far saltare dalla sedia l’assessore Gallera? Quante vite ancora bisognerà mettere a rischio? La Lega non impara mai dagli errori”, ha dichiarato l’esponente M5S.