Minzolini pronto a lasciare il Senato per la Rai. Il direttorissimo rinuncerebbe al seggio pur di scongelare il suo contratto d’oro. Risolta la pratica Cappon per la pensione. Crollo di abbonamenti negli Usa

di Marco Castoro

Spending review o spendi di più? Anche in un tale periodo di risanamento a Viale Mazzini resta questo il tormentone più in voga. Si cerca di tagliare a destra e a manca. Ma prima o poi arriva sempre un macigno che devasta la strada sgomberata dalle pietre (al collo del cassiere) e si creano nuove voragini.
In pratica non si fa in tempo a mettere una pezza che si scuciono altri soldi.
Dopo lunga ed elaborata trattativa il d.g. Luigi Gubitosi è riuscito a mandare in prepensionamento il più pagato Rai, l’ex d.g. Claudio Cappon – passato poi da a.d. a presidente della consociata Rai World – l’uomo da oltre 700 mila euro l’anno. Ebbene Cappon ha accettato il prepensionamento, portandosi a casa l’incentivo e la liquidazione. Inoltre è pronto per lui un contrattino da consulente, ma nulla di costoso, soltanto una maniera per mantenere buoni rapporti e una forma di gratitudine.
Comunque l’operazione consente di risparmiare una cifra sostanziosa per il futuro.
Ma da un momento all’altro Gubitosi potrebbe trovarsi alle prese anche con il bubbone Augusto Minzolini. Il direttorissimo è in aspettativa con la Rai. Il suo stipendio annuo di oltre 450 mila euro è congelato. Tuttavia per chi è in possesso di un contratto d’oro non è facile fare il senatore e guadagnare ogni mese molto meno della metà rispetto al periodo di Saxa Rubra. Morale della favola: Minzolini vuole rientrare in Rai e presto busserà alla porta di Gubitosi. Che cosa gli verrà offerto ancora non si sa, ma bisognerà trovargli una collocazione al più presto. Se non altro confermare il suo incarico come capo dei corrispondenti. A meno che non si pensi a lui per la direzione della Tgr, attualmente vacante dopo le dimissioni di Alessandro Casarin, contestato recentemente da Renato Brunetta. La direzione della Tgr potrebbe risultare strategica in vista delle elezioni e chissà che Minzolini non possa essere convinto ad accettare proprio dai suoi colleghi di partito.
La nuova direttrice di Rai Educazione, Silvia Calandrelli, è riuscita a far trasferire a Rai World 33 persone (di cui 26 precari). Avranno il compito di resuscitare vecchie trasmissioni, tra cui Sportello Italia e Yes Italia, trasmesse da Rai Italia (l’ex Rai International) nel mondo. Il canale di Viale Mazzini per l’estero sta vivendo una crisi clamorosa: negli Stati Uniti gli abbonamenti sono scesi a 12 mila al mese (qualche anno fa erano addirittura superiori a 400 mila).
Dei circa 10 dollari mensili che ogni abbonato spende, alla Rai ne entrano solo 3, visto che gli altri due terzi della cifra se ne vanno per distribuzione e diffusione. Un’ennesima conferma di quanto sia poco produttiva la gestione estera della Rai.