Missili e droni nella notte su Israele. Mobilitati Onu e G7

Poche conseguenze ma il rischio ora è quello di un’escalation. Israele promette una reazione militare mentre Biden ha raccomandato prudenza

Missili e droni nella notte su Israele. Mobilitati Onu e G7

Sono 350 missili e centinaia di droni lanciati dall’Iran quelli che nella notte sono piovuti su Israele. L’Idf (le forze di difesa israeliane) confermano di avere intercettato “il 99% delle minacce verso il territorio israeliano”. “Questo è un risultato strategico molto importante”, ha affermato il portavoce dell’IDF Avichay Adraee. Secondo Israele, “dei circa 170 droni lanciati dall’Iran, nessuno di loro è riuscito a penetrare nello Stato di Israele, poiché gli aerei da guerra dell’aeronautica militare e i sistemi di difesa aerea nostri e dei nostri alleati ne hanno intercettati dozzine. Degli oltre 30 missili da crociera lanciati dall’Iran, nessuno è penetrato nel territorio israeliano”.

350 missili e centinaia di droni lanciati dall’Iran quelli che nella notte sono piovuti su Israele. il 99% è stato intercettato e respinto

SecondoTimes of Israel nell’area di Arad, nel sud di Israele, una bambina di sette anni sarebbe in gravi condizioni dopo essere stata colpita da alcune schegge in seguito all’intercettazione di un drone. Il servizio di emergenza di Magen David Adom (MDA) ha dichiarato che sono in totale 31 le persone  soccorse per avere subito ferite lievi. Insieme agli Stati Uniti e ad altri partner siamo riusciti a difendere il territorio dello Stato di Israele. Sono stati causati pochissimi danni. Questo è il risultato delle impressionanti operazioni dell’esercito”, ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.

In mattinata l’Iran ha fatto appello a Israele attraverso la sua rappresentanza di Teheran presso le Nazioni Unite a New York dichiarando la questione “chiusa”. “Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura”, ha dichiarato l’ambasciatore Saed Iravani, che ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l’attacco contro Israele “rientra nell’esercizio del diritto di Teheran all’autodifesa”.

Il presidente Usa teme una risposta sproporzionata di Israele: “gli israeliani non sempre prendono le migliori decisioni strategiche”

Il presidente Joe Biden secondo la Cnn avrebbe chiarito a Netanyahu che gli Usa non parteciperanno a nessuna operazione offensiva contro Teheran e non sosterranno una tale operazione. “Non cerchiamo un conflitto con l’Iran ma non esiteremo ad agire per proteggere le nostre forze e sostenere la difesa di Israele” ha confermato il ministro della Difesa americano Lloyd Austin. Le forze americane sono state coinvolte nella difesa di Israele: hanno intercettato più di 70 droni e almeno tre missili balistici. Ma Biden, scrive Axios, ha precisato a Netanyahu che gli Usa non sosterrebbero eventuale attacco di Israele contro l’Iran. Biden, che nelle dichiarazioni ufficiali ha ribadito il sostegno “ferreo” alla difesa di Israele, in privato, secondo la Nbc, si sarebbe detto preoccupato che Netanyahu stia cercando di trascinare gli Stati Uniti in un conflitto più ampio e profondo. La Casa Bianca ritiene che gli israeliani non stiano cercando uno scontro diretto con l’Iran, alla luce delle risorse impiegate nella guerra a Gaza, ma non ne ha la certezza. Washington aveva ritenuto troppo azzardato l’attacco al consolato iraniano, giudicandolo dannoso per la trattativa sulla liberazione degli ostaggi prigionieri di Hamas. “Non penso che avessero una strategia”, ha confidato all’Nbc un alto funzionario dell’amministrazione statunitense, “gli israeliani non sempre prendono le migliori decisioni strategiche”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato per il primo pomeriggio di oggi una videoconferenza a livello leader, per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che giusto venerd’ aveva parlato con l’omologo iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, in un’intervista al Corriere della sera, racconta di avergli chiesto tre giorni fa “moderazione e senso di responsabilità”. Secondo Tajani “il primo obiettivo” è “gettare acqua sul fuoco” per evitare “una spirale che la politica potrebbe non riuscire più a controllare”.

Alle 22 italiane sarà convocato, su richiesta di Israele, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. La Russia, che aveva mostrato sostegno all’Iran dopo l’attacco al consolato in Siria, si è espressa solo attraverso il suo vice rappresentante al Palazzo di Vetro, che ha paventato una “nuova acuta crisi”. La Cina ha espresso “profonda preoccupazione” e ha invitato le parti alla “calma”. L’Arabia Saudita e l’Egitto, che ha messo il suo esercito in stato di allerta, hanno chiesto ai contendenti la “massima moderazione”. I media israeliani hanno lasciato trapelare la promessa di Netanyahu di una reazione “significativa”, o addirittura “senza precedenti”, all’iniziativa iraniana. Washington e’ subito intervenuta per correggere il tiro. Secondo i media israeliani, Biden, nella sua telefonata con il primo ministro di Tel Aviv, gli avrebbe chiesto di non reagire. Le testate americane danno poi voce ad alti funzionari che esprimono preoccupazione per la condotta militare “frenetica” dell’alleato e temono che Israele replichi in modo frettoloso e sproporzionato. Qualcosa nel frattempo si muove e altri ben informati riferiscono poco dopo al New York Times che Israele coordinerà la sua reazione con gli alleati.