Missione italiana in Ucraina: decine di profughi da evacuare. Un team della Croce Rossa raggiungerà Leopoli per portare in salvo i più fragili

Oggi l’Italia muoverà il suo primo passo in terra ucraina. E lo farà per portare in salvo 60 persone, evacuandole dalla città di Leopoli.

Oggi l’Italia muoverà il suo primo passo in terra ucraina. E lo farà per portare in salvo 60 persone, evacuandole dalla città di Leopoli. A compiere la missione, nell’area occidentale del Paese invaso dai russi (leggi tutti gli articoli sulla guerra), sarà un team della Croce Rossa Italiana. Parallelamente, il presidente della Cri e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca, si recherà a Vinnytsia e Chernivtsi per raccogliere le richieste e le necessità dai colleghi dell’Ucraina.

La missione italiana in Ucraina servirà ad evacuare bambini, anziani e disabili

La missione italiana, secondo quanto ha annunciato ieri la Croce Rossa, consentirà di evacuare bambini, anziani e disabili. È rivolta, dunque, alla fetta di popolazione più fragile e più esposta nel conflitto in corso. La Croce Rossa Italiana è attiva in Ucraina dall’inizio del conflitto, sia sul fronte dell’invio di aiuti sia nella gestione, insieme al Dipartimento della Protezione civile, dell’accoglienza dei profughi in Italia.

“Da settimane – ha sottolineato Rocca annunciando la missione a Leopoli – la Cri ha messo in atto un ponte umanitario importante per rispondere alle enormi necessità della Croce Rossa Ucraina, inviando numerosi convogli di aiuti. A questo, ora si aggiunge la richiesta di evacuazione di civili fragili alla quale abbiamo dato prontamente risposta, mettendo a disposizione tutte le nostre forze. Un convoglio, infatti, partirà alla volta di Leopoli”.

Lo scorso fine settimana, cinque tir della Croce Rossa hanno trasportato direttamente all’hub di Chernivtsi, materiale sanitario, vestiti pesanti, generi alimentari, 24 tonnellate di cibo per bambini, gruppi elettrogeni, stufe, 1200 sacchi a pelo, 2000 letti da campo e anche cibo per cani. Si tratta del terzo convoglio italiano che ha raggiunto il Paese dall’inizio della crisi. Nel frattempo il presidente della Cri compirà un’altra parte della missione italiana in Ucraina, cioè portare la solidarietà di tutta la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna ai colleghi ucraini, ma, soprattutto, coordinare gli aiuti insieme alla Croce Rossa locale che, nonostante la drammaticità della situazione, “non ha mai smesso di operare con tenacia, passione ed enorme coraggio”.

Per la missione di evacuazione a Leopoli, che si trova a circa 70 chilometri dal confine polacco, saranno impiegati mezzi e uomini della Croce Rossa Italiana. Il convoglio, che dalla scorsa notte sta raggiungendo la città ucraina, è composto da due ambulanze, sei pulmini, due minibus, tre autobus, di cui uno ad alto biocontenimento per il trasporto di pazienti Covid, due macchine e un furgone per materiali vari. Del team della Croce Rossa Italiana fanno parte 36 persone, tra cui volontari, staff, medici, infermieri oss, operatori Rfl, infermiere volontarie e membri del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana.

La missione, secondo i piani, giungerà domattina a Leopoli direttamente presso le strutture della Croce Rossa Ucraina e, dopo aver effettuato un triage sanitario e i tamponi per la ricerca di eventuali contagi, accompagnerà il gruppo di persone fragili verso diverse strutture del nostro Paese. Nelle prossime settimane potrebbe esserci ulteriori missioni, come ha detto il ministro degli Esteri Di Maio annunciando che l’Italia, insieme all’Onu e alla Croce Rossa, sta lavorando “per l’apertura di corridoi che consentano l’uscita in sicurezza della popolazione civile”.