Mollicone la spara grossa: “Maternità surrogata peggiore della pedofilia”

Per il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, la maternità surrogata è “un reato grave, più grave della pedofilia”.

Mollicone la spara grossa: “Maternità surrogata peggiore della pedofilia”

Continua il bestiario delle destre in materia di diritti e di bambini. Dopo le parole improvvide di Fabio Rampelli (FdI) e della ministra Eugenia Roccella, la carrellata delle uscite infelici si arricchisce con quella del meloniano Federico Mollicone. Il presidente della commissione Cultura della Camera definisce la maternità surrogata “un reato grave, più grave della pedofilia”.

Per il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, la maternità surrogata è “un reato grave, più grave della pedofilia”

Parole che infiammano il dibattito politico con la veemente protesta delle opposizioni, dal Pd al M5S, fino ai Verdi-Sinistra Italiana. L’accusa è di voler sviare il dibattito sui diritti dei bambini delle famiglie omogenitoriali dirottandolo sulla maternità surrogata (Gpa) che da noi è già reato se compiuto entro i confini italiani. “La destra e il governo strumentalizzano questo tema per negare ogni straccio di riconoscimento a più di 150mila bambine e bambini che oggi sono discriminati e hanno meno diritti dei figli di Meloni e Salvini”, dice il deputato dem Alessandro Zan.

“È chiaro il loro obiettivo di spostare il focus del dibattito sulla maternità surrogata per non ammettere che stanno discriminando bambini in carne e ossa negandogli dei diritti che in altri Stati sono ampiamente riconosciuti”, dichiarano dal M5S Chiara Appendino e Alessandra Maiorino. Mollicone successivamente ritratta. Prima cita per difendere le sue indifendibili parole “Antonio Gramsci che già nel 1918 affrontava il tema dell’utero in affitto stigmatizzando in un articolo la vendita delle ovaie di fanciulle povere a ricche signore”. Poi sostiene che il suo pensiero è stato “distorto”.

Pedofilia e maternità surrogata, spiega, dal punto di vista giuridico sono reati “non comparabili”. Ma c’è imbarazzo anche da parte dei suoi alleati. L’azzurro Giorgio Mulé, sebbene contrario come i suoi soci alla maternità surrogata, invita a ripartire dal ddl Zan, addirittura. “Inseriamo – dice – la tutela dei diritti dei bambini nati da precedenti relazioni e che si trovino a vivere con due persone dello stesso sesso unite civilmente. Sarei favorevole. I diritti sono e devono essere uguali per tutti: coppie omosessuali e coppie eterosessuali”. Da tempo FdI ha chiesto di mettere all’ordine del giorno delle Camere la discussione della proposta di legge a prima firma di Carolina Varchi che prevede che la gestazione per altri diventi un reato universale. E tra oggi e domani dovrebbe essere incardinata.

In quella stessa sede non è escluso che i dem possano chiedere di mettere all’ordine del giorno anche la proposta di legge Zan su matrimonio egualitario, adozioni e trascrizioni. Che la maggioranza fissi all’ordine del giorno la maternità surrogata mette le opposizioni nella condizione di doversi esprimere con un voto su una questione sulla quale non c’è però totale compattezza. Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ritiene una fesseria giuridica il reato universale sulla Gpa. Il dem Andrea Orlando dice di nutrire riserve e che gli piacerebbe approfondire e confrontarsi sul tema.

“La destra continua ad attaccare la sinistra confondendo il riconoscimento dei figli con l’apertura alla Gpa. Può farlo perché Pd ed Elly Schlein non prendono una posizione chiara sulla Gpa”, provoca il leader di Azione, Carlo Calenda. Le opposizioni sono anche chiamate a trovare una mediazione tra le varie proposte parlamentari in tema di figli di coppie omogenitoriali. Un primo punto comune potrebbe essere quello del matrimonio egualitario, previsto nei testi di Pd, M5S e Iv. Nella proposta pentastellata, a prima firma Appendino, si prevede che il matrimonio è egualitario, nei requisiti e negli effetti, indipendentemente dal sesso delle persone che lo contraggono e le parole ‘marito e moglie’ nelle leggi vengono sostituite con ‘coniuge’.

Leggi anche: L’opposizione chiede l’accesso civico agli atti sul naufragio di Cutro. La richiesta è indirizzata a Meloni, Salvini e Piantedosi. Il premier: “La mia coscienza è a posto”