Mondadori vede rosso, anzi nero

Cifre negative per la Mondadori. Il gruppo, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano.it,  nel primo trimestre del 2014 ha perso 6,4 milioni di euro.

Un rosso che corrisponde a circa a metà rispetto a quello (15,3 milioni) dei primi tre mesi del 2013. Il piano di tagli al personale, in compenso, continua a mietere vittime: i dipendenti, tra tempo indeterminato e determinato, risultano essere 3.270, cioè 166 in meno rispetto al dicembre dell’anno scorso e ben 356 in meno rispetto al marzo 2013. Il fatturato netto è poi sceso a 268,3 milioni, in diminuzione dell’8,3% (-6,5% se si tiene conto che nel frattempo sono state cedute alcune attività di raccolta pubblicitaria). Il margine operativo lordo è positivo (5,6 milioni) e, sottolinea la nota della società di Segrate presieduta da Marina Berlusconi e guidata da Ernesto Mauri, “in forte crescita grazie alle azioni sul portafoglio prodotti e sulla struttura dei costi”. In Italia il mercato dei libri ha registrato un calo sia del numero di copie vendute sia del relativo valore (rispettivamente del 6,8% e del 5,3%), mentre quello dei periodici ha visto le diffusioni e le vendite congiunte ridursi rispettivamente del 12,8% e del 19,3% e gli investimenti pubblicitari scendere ancora (-14,7% nel primo bimestre). I debiti del gruppo salgono a 396,5 milioni di euro dai 363 del 31 dicembre scorso: hanno avuto un impatto “significativo” le ristrutturazioni relative all’esercizio precedente e gli investimenti nel settore educational.

Quanto alle previsioni sull’esercizio, “le positive risultanze del primo trimestre, conseguenti alle azioni intraprese sui prodotti, sulla riorganizzazione e sul contenimento dei costi, consentono di stimare per l’intero esercizio 2014 un livello di redditività superiore a quello dell’esercizio 2012, confermando quanto indicato già in sede di presentazione del bilancio al 31 dicembre 2013″. Il fatturato dell’attuale Mondadori Pubblicità – a inizio anno le attività di raccolta sono state conferite a Mediamond, società costituita nel 2009 con Publitalia – si attesta a 3,9 milioni. Il fatturato complessivo di Mediamond, consolidata, è superiore del 12,3% rispetto a quello realizzato da Mondadori Pubblicità nello stesso periodo del 2013.

“Nonostante il difficile contesto, tutte le attività di Mondadori, in particolare i periodici in Italia, hanno presentato risultati in miglioramento rispetto a pari periodo dell’esercizio precedente, con l’unica eccezione dei libri che avranno nella seconda parte dell’anno un programma editoriale più significativo”, recita la nota dell’azienda parte del gruppo Fininvest. “I risultati a oggi ottenuti – aggiunge il gruppo editoriale – con la sensibile riduzione dei costi operativi, con un particolare focus su quelli industriali, logistici e redazionali, consentono di stimare un miglioramento degli obiettivi di risparmio indicati a piano (100 milioni a fine 2015)”.