Morti sul lavoro, Vizza: “Va istituita una linea come il 117”

"È ora che la politica passi ai fatti. I messaggi di cordoglio dopo ogni tragedia non sono più sufficienti".

Morti sul lavoro, Vizza: “Va istituita una linea come il 117”

I quattro operai edili stranieri morti nel crollo del capannone Esselunga a Firenze risiedevano in provincia di Brescia, da dove si spostavano per tutta l’Italia a seconda dei lavori che l’azienda subappaltatrice che li ingaggiava si aggiudicava. “Ci si domanda quanti Torino, Brandizzo e Firenze o decessi nelle baracche di Cantiere come a Como, devono ancora accadere perché la politica ascolti la voce dei sindacati che da anni combattono contro le stragi sul lavoro. Stragi su cui il Governo e gli Enti Locali (Regione, Province e Comuni) non possono cavarsela con i messaggi di cordoglio di cui non si parla più dopo tre giorni”, esordisce Enrico Vizza (nella foto), segretario regionale della Uil Lombardia, sindacato che si sta spendendo a livello territoriale e nazionale per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro.

“È ora che la politica passi ai fatti. I messaggi di cordoglio dopo ogni tragedia non sono più sufficienti”

“Nella nostra regione”, spiega Vizza, “pesa come un macigno il mancato rispetto degli accordi che portano la data del 15 dicembre 2023 su Pnrr Olimpiadi sottoscritto da 38 associazioni (compresi Cgil, Cisl e Uil), oltre al Protocollo prefettizio sicurezza legalità su Milano – Città Metropolitana, sottoscritto da 27 associazioni e istituzioni. Questi due capisaldi devono essere recepiti nei regolamenti edilizi dei Comuni. Cosa che fino ad oggi non è avvenuta. Sugli oltre 1.500 Comuni in Lombardia, solo 4 Comuni e 2 Province hanno attivato le cabine di regia sui fondi Pnrr previste dall’accordo sottoscritto con il Governo Draghi e Anci Nazionale”.

“Davanti a una strage senza fine sono necessarie misure straordinarie”

“Vogliamo che tali accordi siano applicati nei luoghi di lavoro”, evidenzia Vizza, “si deve intervenire seriamente e con misure molto più forti nei confronti delle aziende. Se il subappalto a cascata e le gare al massimo ribasso ci porta a quello che è sotto gli occhi di tutti, vanno immediatamente corretti. Non pretendiamo nuovi protocolli, ma la rigorosa applicazione delle leggi vigenti, il rispetto dei contratti, una maggiore formazione e che ci sia un numero più congruo di ispettori”. Il segretario della Uil lancia una proposta: “Oltre a un maggior ruolo degli Rlst (Rappresentanti per la sicurezza territoriale, ndr) in ogni provincia serve l’istituzione di un numero telefonico pubblico dedicato, come accaduto con l’istituzione del 117. Perché davanti a una strage senza fine sono necessarie misure straordinarie”.

“La campagna ZeroMortiSulLavoro della Uil proseguirà ogni giorno In Lombardia”, continua Vizza, “contiamo su 42 Rlst di Cgil, Cisl e Uil nel settore dell’artigianato e 45 nell’edilizia Dopo un’accurata formazione devono avere maggiori poteri. Non vogliamo dei vigilantes e nemmeno sostituirci agli organi ispettivi, ma persone in grado di prevenire incidenti e morti. E l’istituzione di un numero che permetta a lavoratori e a cittadini di segnalare infrazioni, anomalie e farle conoscere a chi poi deve intervenire. Non dimentichiamoci che in Lombardia si muore non solo di lavoro, ma anche per il lavoro. Basti ricordare lavoratori irregolari, senza dimenticare che nella Provincia di Lecco hanno perso la vita due lavoratori in una baracca morendo per asfissia mentre costruiva una villa milionaria sulle sponde del lago”.

“Si deve trovare subito un meccanismo per avere più controlli possibili e più personale incaricato”

“Ci sono cantieri con ritmi di lavoro incessanti”, interviene il segretario generale FenealUil Lombardia Riccardo Cutaia, “dove la dirigenza antepone la logica del profitto. Il sindacato degli edili della Uil Lombardia rilancia ancora una volta anche la patente a punti, in modo da premiare nelle gare le imprese serie e virtuose”. Anche il segretario generale Uilm Milano Monza e Brianza Vittorio Sarti chiede provvedimenti seri: “Si deve trovare subito un meccanismo per avere più controlli possibili e più personale incaricato. Dobbiamo escludere dalle gare tutti gli imprenditori che non sono in regola e che non devono più lavorare. Questo sarebbe un beneficio anche per chi lavora nel migliore dei modi e in maniera corretta e trasparente. è importante che si intervenga subito prima di continuare con questo massacro”.