Moscovici provoca ancora. Ma da ministro sforò più di noi. I 5 Stelle: con lui il deficit in Francia al 5%

Nuovo ultimatum del Commissario Ue Moscovici sulla Manovra

Il commissario Ue agli Affari europei, Pierre Moscovici, proprio non riesce a rassegnarsi. Così, approfittando dei microfoni della francese Cnews, non ha perso l’occasione per richiamare all’ordine il Governo italiano. Tornando a puntare il dito contro quella “deviazione senza precedenti” dagli obiettivi di bilancio richiamata nella lettera della Commissione Ue recapitata al ministro dell’Economia, Giovanni Tria, la settimana scorsa dallo stesso Moscovici. Che ribadisce la richiesta all’Italia di cambiare registro. Elaborando “un nuovo documento programmatico di bilancio” entro il 13 novembre.

NON PASSA LO STRANIERO – Poco più di due settimane che, però, il commissario Ue farebbe bene a lasciar trascorrere senza particolare trepidazione. Visto che la risposta del Governo è già arrivata, a voci unificate e in più occasioni, dal premier Giuseppe Conte e dai suoi vice, Luigi Di Maio e Matteo Salvini: la Manovra non cambierà. Niente più di “uno slogan”, però, secondo Moscovici: “Io dialogo in modo costruttivo e fermo con il ministro Tria”. Uno slogan che, si dà il caso, riassuma alla lettera la posizione che l’Italia intende tenere ferma nella partita in corso con l’Ue. In questo caso, “esploreremo altre vie per ridurre il debito pubblico italiano”, avverte il commissario Ue. “L’interesse di tutti è evitare una crisi tra Bruxelles e Roma”, aggiunge, precisando che al momento “non c’è un rischio contagio” per l’Europa. Ma di certo, assicura il commissario Ue, virando nuovamente su toni da ultimatum, “saremo impeccabili” e “determinati” nel pretendere il rispetto delle regole.

NUMERI BOOMERANG – Quelle stesse regole che non sembrano valere per altri Paesi europei, a cominciare dalla Francia dello stesso Moscovici. Una situazione, a suo avviso, imparagonabile a quella dell’Italia. Perché “la Francia”, che ha un “debito pubblico vicino al 100% del Pil”, spiega, e “a differenza dell’Italia sta riducendo il suo deficit strutturale mentre l’Italia lo peggiora”. Un assist raccolto al volo dal capogruppo M5S alla Camera, Francesco D’Uva: “Moscovici mente sapendo di mentire! Mentre la Spagna faceva oltre il 10% di deficit nel 2012, da noi il governo tecnico faceva carne da macello dei diritti sociali. Mentre in Francia il ministro Moscovici teneva il deficit al 5%, noi tagliavamo investimenti e servizi pubblici”. Ergo: “Con che faccia Moscovici viene a dirci che dobbiamo rispettare le regole? Piuttosto ci dica in che Europa ha vissuto fino ad oggi!”. Parole in linea con quelle del vicepremier e capo politico del Movimento. “Ogni giorno il commissario europeo Moscovici attacca l’Italia accusandola di violare le regole, ma è totalmente falso – replica Di Maio -. L’Italia è il Paese che più di tutti ha rispettato le folli regole che hanno distrutto la nostra economia. Se diffondono menzogne, anche di fronte ai numeri, è perché vogliono mettere pressione ad un Governo che non accetta più di massacrare i cittadini italiani a colpi di austerità”.

ROTTA VERSO LE EUROPEE – Insomma, la barra dell’Esecutivo resta ferma. E non si sposterà di un millimetro almeno fino alle elezioni Europee della prossima primavera. Quando M5S e Lega sperano che, dopo l’Italia, il cambiamento inizi a soffiare anche in Europa. Dove, in ogni caso, gli attuali componenti della Commissione Ue lasceranno i rispettivi incarichi. E un rafforzamento delle truppe anti-austerity potrebbe spostare gli equilibri (e le pretese) della nuova Unione.