I 5 Stelle si rimettono in Movimento. Il voto degli iscritti sullo statuto e il leader a inizio agosto. Per il direttorio in pole Di Maio, Patuanelli, Taverna e Appendino

Pace fatta. Tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte c’è di nuovo intesa dopo l'incontro di ieri. I dissidi sul nuovo statuto del Movimento cinque stelle.

I 5 Stelle si rimettono in Movimento. Il voto degli iscritti sullo statuto e il leader a inizio agosto. Per il direttorio in pole Di Maio, Patuanelli, Taverna e Appendino

Pace fatta. Tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte c’è di nuovo intesa. I dissidi sul nuovo statuto M5S, che avevano fatto rischiare una frattura profonda tra i pentastellati e addirittura la nascita di un partito dell’ex premier, sono acqua passata. L’Elevato e l’avvocato del popolo ora sono sulla stessa linea e il nuovo corso del Movimento 5 Stelle può iniziare.

IL FACCIA A FACCIA. Dopo l’estenuante lavoro dei mediatori, i sette saggi mominati dall’Elevato, ieri il suggello all’accordo è arrivato con un incontro tra Grillo e Conte a Marina di Bibbona, in Toscana, dove il garante ha una villa (leggi l’articolo). I due hanno pranzato insieme in un ristorante e, tra una portata e l’altra di pesce, sulla costa degli etruschi hanno definito i dettagli del futuro a 5 stelle. Ora manca soltanto la pubblicazione del nuovo statuto sul sito del Movimento, nel quale dovrebbe essere indicato anche l’indirizzo della nuova sede, nei pressi di Montecitorio, e dunque dovrebbe essere indicata per la prima volta una sede fisica pure per M5S.

La pubblicazione servirà a dare agli iscritti la possibilità di presentare le loro osservazioni. Un passaggio che potrebbe avvenire già sabato. Poi serviranno almeno due settimane per la votazione sullo statuto e sulla leadership di Conte, facendo dell’ex premier un capo a tutti gli effetti e non più un capo in pectore, archiviando così la lunga stagione del reggente Vito Crimi.

GLI SCENARI. Ferve il toto-nomine. Grande l’attesa per conoscere chi farà parte della cabina di regia del nuovo Movimento. Per i vice di Conte si parla, tra gli altri, del ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, della vice presidente del Senato, Paola Taverna, dell’ex ministra Lucia Azzolina, della sindaca di Torino, Chiara Appendino, e di Mario Turco. Ma non si esclude un ritorno pure di Luigi Di Maio, che insieme al presidente della Camera, Roberto Fico, ha giocato un ruolo determinante per favorire la riappacificazione tra Conte e Grillo.

Tanto che ieri, dopo l’incontro tra Conte e Grillo, Di Maio ha scritto su Facebook: “Bisogna sempre guardare avanti con fiducia, ragionando da squadra e pensando all’intera collettività. Non è sempre necessario scegliere tra due parti, è invece importante agire pensando all’unità, per costruire e rafforzarsi. Con impegno, dialogo e mediazione si può raggiungere sempre la migliore soluzione per tutti. Avanti”.

Lo stesso garante, del resto, sempre su Facebook ha pubblicato una foto insieme a Conte scrivendo: “E ora pensiamo al 2050”. “Comincia una nuova era forte del suo passato e fiera del suo futuro. Insieme, uniti, più forti che mai”, ha commentato la Taverna. E Crimi ha invece citato Machiavelli: “Non c’è nulla di più difficile da gestire, di esito incerto e così pericoloso da realizzare dell’inizio di un cambiamento”. E ha aggiunto: “Ma una volta avviato il cambiamento, nulla potrà fermarlo e si viaggia spediti verso nuove mete”.