Naufragio Cutro, l’Ue: “Frontex ha fatto tutto ciò che doveva fare”

La commissaria Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, ha parlato del naufragio di Cutro difendendo l'operato di Frontex.

Naufragio Cutro, l’Ue: “Frontex ha fatto tutto ciò che doveva fare”

“Ho parlato con Frontex, l’agenzia c’era ed era lì per aiutare l’Italia. Ciò che l’aereo ha visto è stato inviato direttamente a Roma e con la telecamera termica è stato visto che sotto coperta c’erano molte persone. L’aereo ha monitorato la situazione finché c’era carburante. Frontex ha fatto tutto ciò che doveva fare, purtroppo non è stato abbastanza”. È quanto ha detto la commissaria Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, rispondendo ad una domanda sulla strage di Cutro in conferenza stampa. “Se l’aereo avesse avuto più carburante – ha aggiunto – avrebbe notato il peggioramento delle condizioni atmosferiche”.

La commissaria Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, ha parlato del naufragio di Cutro difendendo l’operato di Frontex

La commissaria Johansson ha specificato che l’agenzia Frontex era “sotto il comando italiano” e che il suo mezzo aereo era in volo “per sorvegliare la zona e stava tornando quando ha notato l’imbarcazione”. “Quello che hanno visto con le loro videocamere – ha detto la commissaria Ue agli Affari Interni – è andato direttamente al centro di Roma in modo che potessero vedere esattamente le stesse immagini”.

“L’imbarcazione non era in una situazione di pericolo ma hanno notato che probabilmente molte persone erano sotto coperta”

“L’imbarcazione – ha aggiunto Johansson – non era in una situazione di pericolo: hanno visto poche persone sul ponte, ma con la telecamera termica hanno notato che probabilmente molte persone erano sotto coperta. L’aereo ha pattugliato la zona tutto il tempo possibile per sorvegliare la situazione finché non aveva più carburante ed è dovuto tornare indietro”.

“Durante questo monitoraggio – ha proseguito la commissaria Ue parlando dell’intervento di Frontex -, l’imbarcazione non era in una situazione di pericolo, non ha lanciato segnali di allarme forse perché non voleva essere reperita. Frontex e le autorità italiane hanno pensato che non si trattasse di un’operazione di ricerca e soccorso, che dovesse essere un’operazione di polizia, questa è una risposta che dovrebbero dare le autorità italiane”.

“L’aereo ha monitorato la situazione finché c’era carburante”

La commissaria Johansson ha aggiunto che è per questo motivo che è stata inviata “la Guardia di Finanza e non la Guardia costiera”. “Poi – ha proseguito – il mare si è ingrossato ed è successa la tragedia. Frontex ha fatto tutto quello che ha potuto e quello che doveva fare in questa situazione: purtroppo non è stato abbastanza. Avrebbero potuto restare di più per continuare con il monitoraggio. Se l’avessero vista prima, se avessero avuto più carburante, forse avrebbero visto il cambiamento delle condizioni del mare e allora avrebbero sì dichiarato il pericolo per quella imbarcazione, ma purtroppo non è andata così”.