Naufragio in Grecia: 34 migranti morti, ennesima strage di bambini. La Germania sotto pressione sospende Schengen

Continuano a spostarsi e a morire. In un naufragio nel sud est del Mar Egeo, sono morti 34 migranti. Almeno metà delle vittime sono bambini: quattro neonati, sei bambini e cinque bambine. Sul barcone si trovavano 112 persone, si sono salvati in 68, 29 hanno raggiunto a nuoto l’isola di Farmakonissi, in acque greche e a 15 chilometri dalle coste turche. Il loro è un esodo che sfida qualsiasi ostacolo.

La Germania però non ce la fa e oggi denuncia il “fallimento completo” dell’Ue nel proteggere le sue frontiere esterne proprio alla luce degli immensi flussi di migranti degli ultimi giorni. Pressata dall’onda montante dei richiedenti asilo in continuo arrivo e irritata da quei Paesi membri della Ue che al sistema della ripartizione in quote dicono no, Berlino ha decretato la sospensione del trattato di Schengen, pilastro dell’Unione europea che annulla le frontiere interne e garantisce la libera circolazione delle persone e delle merci all’interno dello spazio comunitario.