Nessun nuovo contagio in 7 regioni. Individuati 202 positivi nelle ultime 24 ore, la metà sono in Lombardia. Speranza: “Le misure adottate hanno piegato la curva del contagio”

“Credo che non dobbiamo alimentare una surreale divisione tra pessimisti ed ottimisti. Una seconda ondata o una recrudescenza non è certa, ma è possibile e quindi bisogna essere pronti”. E’ quanto ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, durante una comunicazione al Senato sulle misure di contenimento per evitare la diffusione del Coronavirus. “Le misure adottate – ha ricordato il ministro – sono state sempre accompagnate da scelte difficilissime. Esse, insieme ai sacrifici straordinari di milioni di italiane e di italiani, ci hanno permesso di piegare la curva del contagio”.

“E’ con le misure che Governo e Regioni hanno adottato – ha aggiunto Speranza – che abbiamo salvato la vita a migliaia di persone, abbiamo alleggerito il peso insostenibile che arrivava sui nostri presidi sanitari e abbiamo sviluppato, giorno dopo giorno, le condizioni perché l’Italia potesse finalmente ripartire”. Per il ministro della Salute: “Siamo stati il primo Paese occidentale ad essere colpito. Abbiamo dovuto agire senza avere un modello facilmente replicabile. Le nostre scelte, nelle settimane successive, sono state seguite da quelle di molti altri Paesi d’Europa e del mondo”.

Secondo i dati contenuti nel nuovo bollettino sanitario diffuso oggi dal Dipartimento della Protezione civile, i nuovi contagi, registrati in Italia nelle ultime 24 ore, sono 202 (di cui 99 in Lombardia) e portano il totale dei pazienti attualmente positivi a 31.710, con una decrescita di 1.162 assistiti rispetto a ieri. In 7 regioni (Puglia, Trentino Alto Adige, Abruzzo, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Basilicata) non si sono registrati nuovi casi di contagio.

Tra gli attualmente positivi, 249 pazienti sono ancora ricoverati nelle terapie intensive (-14), 4.320 sono degenti con sintomi nei reparti ordinari (-261), 27.141 persone, pari all’86% del totale, sono in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 71 in più (di cui 32 in Lombardia) e portano il totale a 34.114; i guariti e dimessi sono 1.293 in più per  un totale di 169.939. Dieci le regioni in cui non si sono registrate vittime (Veneto, Marche, Trentino Alto Adige, Sicilia, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata).

Nel dettaglio (qui la mappa dei contagi), i casi attualmente positivi sono: 17.857 in Lombardia, 3.372 in Piemonte, 2.061 in Emilia-Romagna, 965 in Veneto, 539 in Toscana, 245 in Liguria, 2.566 nel Lazio, 947 nelle Marche, 642 in Campania, 557 in Puglia, 80 nella Provincia autonoma di Trento, 853 in Sicilia, 113 in Friuli Venezia Giulia, 550 in Abruzzo, 94 nella Provincia autonoma di Bolzano, 28 in Umbria, 50 in Sardegna, 6 in Valle d’Aosta, 54 in Calabria, 120 in Molise e 11 in Basilicata.