Le Lettere

Nobel e ignobel

Da circa quattro anni succedono cose che non avrei mai creduto possibili: l’Ue che da pacifista diventa bellicista e un nuovo genocidio che si consuma a Gaza per mano di ebrei. L’ultima in ordine di tempo è la proposta di dare il Nobel per la Pace a Trump, ma questa credo sia una bufala.
Alessio Franchi
via email

Gentile lettore, mi dispiace dover demolire la sua ultima illusione, ma la candidatura di Trump è una cosa reale. È appoggiata da fior fiore di criminali, per primo Netanyahu che l’ha ufficializzata, e dallo stesso Trump, che ne ha parlato anche all’assemblea dell’Onu, in cui ha detto di aver fatto cessare 7 guerre (altre volte dice 9 guerre, ma non importa perché nessuno sapeva che fossero mai scoppiate). Voglio sperare che il comitato del Nobel non si assuma una tale responsabilità per compiacere servilmente un megalomane che appena insediato disse di voler annettere con le buone o le cattive il Canada e la Groenlandia e che a Gaza vorrebbe deportare l’intera popolazione per costruire una Las Vegas piena di casinò e alberghi di lusso. Però sulla saggezza del comitato norvegese non metterei la mano sul fuoco. Il comitato ha già fatto castronerie, di cui la più nota è il Nobel “preventivo” a Obama, il quale appena insediato si dimostrò guerrafondaio e mandante di centinaia o migliaia di omicidi coi droni: lo definirono “l’uomo che uccide di mercoledì”, perché ogni mercoledì la Cia gli sottoponeva la lista delle persone da far fuori nel mondo e lui sceglieva à la carte. Personalmente ritengo che Trump sia più indicato per l’altro premio, quello satirico che si chiama Ignobel. Lì lo vedrei molto bene.