Non basta Gualtieri contro la Ztl a Roma. Rocca vuole farla fuori per sempre

Il presidente della Regione Lazio Rocca boccia la Fascia verde della Capitale. E chiede al governo di archiviare ogni restrizione.

Non basta Gualtieri contro la Ztl a Roma. Rocca vuole farla fuori per sempre

Una sfida a chi affossa di più la svolta Green. Tra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, sembra una lotta a chi riesce a prendersi il “merito” di evitare una riduzione delle emissioni nella Capitale. La prima mossa l’hanno fatta insieme, di comune accordo: la cosiddetta Ztl fascia verde, che non permetteva l’ingresso nelle zone centrali della città alle vetture diesel Euro 4, è stata rinviata di un anno. Ma non basta, perché ora – dopo aver avallato la decisione di Gualtieri – Rocca vuole di più. E chiede l’intervento del governo che, secondo quanto ha lasciato intendere lo stesso presidente della Regione Lazio, potrebbe essere intenzionato a muoversi in questa direzione.

Il presidente della Regione Lazio Rocca boccia la Fascia verde della Capitale. E chiede al governo di archiviare ogni restrizione

Rocca chiede un “provvedimento che consenta una proroga che permetta alla Regione Lazio di aggiornare il Piano qualità dell’aria secondo i nuovi dati”. Ovvero chiede l’autorizzazione per approvare un Piano che non preveda alcuna stretta e possa rinviare ulteriormente l’arrivo di nuove regole green, che abbattano le emissioni nella Capitale. Per il momento, di certo, c’è la proroga di un anno per i diesel euro 4: potranno continuare a circolare nella Capitale, come annunciato dal sindaco di Roma. A novembre 2023 non scatterà alcun divieto e non si attiveranno i varchi nel 2024.

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Ma a Rocca la proroga non basta, vuole fare di più. Magari per intestarsi il merito di aver affossato una misura impopolare dal punto di vista elettorale, anche se necessaria da quello ambiente. Il presidente della Regione critica quindi il Piano qualità dell’aria varato dalla giunta che lo ha preceduto, guidata da Nicola Zingaretti, sostenendo che è un “documento vecchio e datato”, che penalizza “270mila persone” e colpisce “ulteriormente le fasce più deboli della popolazione” che devono cambiare “auto senza averne la possibilità”. Rocca sottolinea che quel piano è basato su dati del 2018, che oggi sono diversi. Vero, senza dubbio, ma non sufficienti per accantonare la necessaria svolta green. Per Rocca il piano deve essere aggiornato anche perché “il parco auto dei cittadini è stato profondamente rinnovato, con l’aumento di auto elettriche e, soprattutto, ibride in circolazione”.

Con la Ztl fascia verde, invece, 270mila cittadini verrebbero penalizzati. Rocca spiega che i dati dell’Arpa sui livelli di inquinamento da Pm10 e NOx sono sotto i limiti in dieci centraline su 13, anche se restano situazioni critiche a Roma e Frosinone. Ma omette di dire che a Roma la situazione è molto complicata: ben nove centraline su 13 hanno sforato i limiti nella giornata del 20 ottobre. Guarda caso, proprio quella dell’annuncio del rinvio dell’entrata in vigore della fascia verde.

Rocca, quindi, si rivolge al governo, ignorando questi dati. E chiede di non pagare le infrazioni riguardanti due procedure europee ai danni dell’Italia. Lo Stato, per il pagamento di queste multe, può infatti rivalersi sulle Regioni. Ciò che il presidente della Regione Lazio vorrebbe evitare. E per farlo bisogna cambiare il Piano qualità dell’aria approvato nella scorsa consiliatura, che prevede 42 azioni per raggiungere gli obiettivi europei (di cui 16 relativi alla mobilità sostenibile). Il governatore sembra voler andare nella direzione di chi, in questi giorni, ha espresso tutto il suo malcontento per la Ztl fascia verde, come dimostrato dal corteo in cui si è chiesto di andare oltre la proroga di un anno, cancellando definitivamente le limitazioni per i veicoli più inquinanti della Capitale. Una petizione online in tal senso ha raccolto più di 100mila firme. Numeri che spiegano perché Rocca vuole scippare a Gualtieri il “merito” di cancellare la svolta Green.