Datagate, bufera sulla Nsa che prova a difendersi: intercettazioni per evitare un altro 11 settembre. E intanto il segretario Usa John Carry ammette che si è andati un po’ oltre il limite

La Nsa ora si difende e svela che dietro alle continue intercettazioni ci sarebbe la finalità di evitare un altro 11 settembre. “Ci piacerebbe smettere con i nostri programmi di intelligence, ma potrebbe crearsi un vuoto”, ha detto il capo della Nsa Keith Alexander intervenendo a Baltimora.

Il ministro degli Interni tedesco Hans-Peter Friedrich, invece, vuole ascoltare la ‘talpa’ del Datagate, Edward Snowden: “Troveremo il modo se il signor Snowden è pronto a parlare con le autorità tedesche.  Se vuole fornire informazioni le accoglieremo volentieri”. E Snowden ha prontamente risposto: “Ho fiducia che con il sostegno della comunità internazionale, il governo degli Stati Uniti lascerà perdere il suo comportamento dannoso. Dire la verità non è un crimine”.

Gli Usa intanto ammettono che forse si è andati un bel po’ oltre. Il segretario di Stato John Carry ha dichiarato: “In certi casi gli Usa nella loro attività di intelligence sono andati troppo lontano. E dobbiamo assicurarci che questo non accada più in futuro.

Dalla Russia trapela la notizia che la ‘talpa’ del Datagate Edward Snowden potrebbe testimoniare davanti alla giustizia tedesca nel caso dello spionaggio americano sul cellulare di Angela Merkel.