Nuova perturbazione in arrivo tra sabato e domenica. Intense precipitazioni e vento forte in quasi tutta la penisola. In Liguria è ancora allerta

Circa 800 persone isolate per alcune ore nel comune di Badalucco a causa di una frana, sei sfollati in una frazione e due torrenti esondati, l’Armea e il Nervia, senza conseguenze di rilievo. E’ il bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito l’entroterra della Liguria di Ponente con piogge che hanno raggiunto picchi di 200 millimetri in dodici ore. Sul Levante resta in vigore fino a mezzanotte l’allerta meteo rossa, il livello più alto, che diventerà poi arancione fino alle 8 del mattino, con una coda di allerta gialla fino a mezzogiorno. “Sono particolarmente soddisfatto che ancora una volta l’emergenza sia passata senza significativi danni a cose e persone. Ciò vuol dire anzitutto che i cittadini hanno imparato a prendere i fenomeni sul serio e a comportarsi di conseguenza, e poi che la cura del territorio, le arginature, la pulizia degli alvei che abbiamo messo in atto hanno ridotto il rischio”, ha affermato il governatore ligure Giovanni Toti, facendo il punto con la stampa.

A Badalucco, oltre alla frana sulla strada che aveva isolato il paese (problema risolto, ndr.), risultano sei persone sfollate nella frazione Poggio. “Tratteremo questa situazione tra qualche ora”, ha assicurato l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone. Chiusa la strada provinciale delle Cinque Terre, in corrispondenza del bivio per Riomaggiore, per una frana, cosi’ come la via che raggiunge l’abitato di Chignero a Rapallo. “Il fronte è ormai transitato su tutta la parte occidentale e centrale, ci aspettiamo ancora precipitazioni sulla zona del levante”, ha spiegato Francesca Giannoni, direttrice del centro meteo Arpal. Una nuova perturbazione e’ attesa tra sabato sera e domenica mattina: “Interesserà solo il centro-levante ma valuteremo domani”, ha aggiunto la Giannoni. Per domenica attenzione anche alle forti mareggiate di libeccio, con onde alte 5,5 metri e periodo di 10-12 secondi, “una quantità di energia in gioco importante e potente”, ha concluso la meteorologa.

Una perturbazione di origine atlantica ha raggiunto oggi le regioni settentrionali e la Toscana, avviando un’intensa fase di maltempo su queste aree, con precipitazioni diffuse, temporali e venti di burrasca dai quadranti meridionali. Dal tardo pomeriggio la perturbazione raggiungerà il resto del Paese, interessando in particolare modo il versante occidentale della penisola, con precipitazioni intense e venti di burrasca, specie lungo i settori tirrenici centro-meridionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le regioni coinvolte, ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende il precedente. L’avviso prevede dalla sera di oggi, venerdì 20 dicembre, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Umbria e Lazio, in estensione, dalle prime ore di domani, sabato 21 dicembre, ad Abruzzo e Molise – specie sui relativi settori occidentali – e sulla Campania. Prevede, inoltre, dal mattino di domani precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Basilicata e Calabria centro-settentrionale, specie sui relativi settori tirrenici.

I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, venti forti o di burrasca sud-occidentali, con raffiche di burrasca forte o tempesta, su Campania, Basilicata e Puglia, specie lungo i settori costieri e montuosi. Saranno possibili mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto e’ stata valutata per la giornata di domani, 21 dicembre, allerta arancione in Campania e su settori di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio, Umbria, Molise, Basilicata e Sardegna. Valutata, inoltre, allerta gialla su parte di Piemonte, Veneto, Abruzzo, Marche, Basilicata e Calabria e sui bacini rimanenti di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Sardegna e Molise.