Mi lascia esterrefatta la lite tra Trump ed Elon Musk. Si erano tanto amati e adesso si scambiano sgarbi e minacce. Ma è possibile che il mondo sia sceso così in basso? Siamo ai nuovi mostri.
Ginevra Biagetti
via email
Gentile lettrice, è vero. Il capo del Paese più potente del mondo e l’uomo più ricco del mondo battibeccano con insulti e minacce da scolari di seconda media: “Bada che fondo un partito e ti tolgo voti”, “E io ti tolgo le sovvenzioni, così te ne torni in Sudafrica con le pezze al culo”. L’unico precedente simile fu il diverbio tra Trump e Kim Jong-un: “Io ho il missile atomico” fa il nordcoreano. “E io il missile ce l’ho più grande del tuo” risponde l’americano. Ma i fuochi d’artificio tra The Donald e Musk ci portano a livelli spaziali e del tutto inediti. Sì, sono i nuovi mostri. E d’improvviso ci appaiono come vecchi mostri i vari Meloni, Tajani, Salvini, Nordio. Le loro invenzioni ispirate a Cetto La Qualunque – il blocco navale all’Africa, via le accise sulla benzina, via le commissioni sui Pos, le tasse sono un pizzo di Stato, Europa è finita la pacchia, il liceo del Made in Italy, i migranti tutti in Albania, ecc. – ci paiono le noiose battute di un filmetto di serie B per platee di stomaco buono, capaci di digerire qualunque fesseria. Anche Tajani con la sua esegesi della bandiera europea – blu per ricordare la veste della Madonna e 12 stelle per le 12 tribù di Israele – sembrano robetta parrocchiale. Intanto, un effetto collaterale della guerra stellare in corso a Washington è che Meloni, la quale contava su “l’amico Elon” per ingraziarsi Trump, ora non sa più che pesci pigliare.