Nuovi focolai di peste suina. L’Italia schiera l’esercito per fare la guerra ai cinghiali

Nuovi focolai di peste suina. L’Italia schiera l’esercito per fare la guerra ai cinghiali

Nuovi focolai di peste suina. L’Italia schiera l’esercito per fare la guerra ai cinghiali

L’esercito in campo contro i cinghiali. La proposta della Coldiretti è stata accolta dal governo, come fa sapere Ettore Prandini. Il presidente della Coldiretti annuncia che è stata accettata la proposta “di far scendere in campo l’esercito per fermare l’invasione dei 2,3 milioni di cinghiali presenti in Italia che causano incidenti, provocano danni alle coltivazioni e diffondono malattie”. Prandini ha anche chiesto ristori adeguati per i danni provocati in occasione di un vertice con il governo sul tema.

Secondo il presidente Coldiretti, “ridurre numericamente la specie significa anche rallentare la diffusione della peste suina in quelle zone dove maggiore è la presenza di filiere agroindustriali legate agli allevamenti di maiali che garantiscono reddito, occupazione e indotto all’Italia”. Secondo Prandini “l’eccessiva presenza degli animali selvatici è un’emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiati”.

L’emergenza cinghiali torna d’attualità dopo la notifica a Bruxelles dei nuovi focolai di febbre suina africana in Lombardia. In particolare il problema riguarda tre allevamenti di suini in provincia di Pavia. La Commissione Ue ha adottato, dopo questi casi, una decisione sulle misure provvisorie di emergenza: in Italia è stata istituita una zona di restrizione in cui vengono applicate misure di controllo della malattia previste dalla legislazione europea. La prossima settimana è atteso all’esame della Conferenza Stato-Regioni il Piano straordinario di cattura dei cinghiali e di eradicazione della malattia, redatto dal commissario straordinario alla Peste suina Vincenzo Caputo: si punta al prelievo di 650mila esemplari nel 2024.