Nuovo corso all’Agenzia delle Entrate. Il neo direttore Ruffini scrive ai dipendenti. Punterà su equità e giustizia sociale contrastando i troppi illeciti

Se non è una rivoluzione, poco ci manca. Semplificazioni, servizi ai cittadini, contrasto all’illegalità e all’evasione. Ma anche ripristino di una doverosa normalità all’interno delle Agenzie fiscali, la cui piena operatività è stata messa rischio negli ultimi mesi dall’assenza del numero minimo di dirigenti attivi. Sono questi i punti indicati dal neo direttore dell’Agenzia delle Entrate e presidente dell’Agenzia della Riscossione, Ernesto Maria Ruffini, in una lettera ai dipendenti. Le parole chiave del messaggio sono “giustizia sociale” e “fisco equo”, l’unico, secondo Ruffini, in grado di accompagnare davvero la crescita dell’economia a cui tutto il Paese deve puntare. Quello che serve, scrive il direttore, “è una nuova stagione di riforme in materia tributaria per rimettere tutti sul fuso orario di un Paese moderno e sostenere la crescita, le partite Iva, chi fa impresa, le famiglie, così come i professionisti del settore”. Si tratta di un obiettivo che si inserisce perfettamente nel lavoro sul fisco che il governo giallorosso si è impegnato ad intraprendere, puntando non solo sul recupero dell’evasione, elemento chiave della legge di bilancio, ma anche sulla ormai determinante riforma dell’Irpef. Ma per Ruffini la sfida alla guida delle Agenzie si prospetta lunga e complicata. Il dirigente, infatti, dovrà affrontare l’ormai consolidata carenza di dirigenti. Proprio per questo ieri ha spiegato di essere “consapevole di trovare un quadro complesso” ma che risolvere tutte le criticità sarà la priorità del suo lavoro.