Oltre 17mila contagi da Coronavirus, 2.795 in più rispetto a ieri. In 24 ore sono guariti 527 pazienti e altri 175 sono morti. Borrelli: “Emergenza mai vista prima. Basta polemiche”

Sono 17.750 i malati di Coronavirus in Italia, 2.795 in più rispetto a ieri (aggiornamento in diretta). E’ quanto ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, nel corso del suo consueto incontro con la stampa. Il numero complessivo dei contagiati dal virus Covid-19 – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 21.157 casi. Sono 1.966 le persone guarite, 527 in più rispetto all’ultimo bilancio, e 1.441 le vittime con 175 i nuovi decessi rispetto a venerdì, ma questo numero – ribadiscono dalla Protezione civile – “potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso”. Dei 17.750 contagiati, 1.518 sono attualmente ricoverati in terapia intensiva (190 in più rispetto a ieri) e 7.860 si trovano in isolamento domiciliare.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 9.059 in Lombardia, 2.349 in Emilia-Romagna, 1.775 in Veneto, 863 nelle Marche, 814 in Piemonte, 614 in Toscana, 384 in Liguria, 320 nel Lazio, 243 in Campania, 271 in Friuli Venezia Giulia, 199 nella Provincia autonoma di Trento, 150 in Sicilia, 170 nella Provincia autonoma di Bolzano, 156 in Puglia, 106 in Abruzzo, 103 in Umbria, 47 in Sardegna, 59 in Calabria, 41 in Valle d’Aosta, 17 in Molise e 10 in Basilicata.

“Ci sono in corso polemiche destituite di ogni fondamento e quindi mi auguro che anche da parte di tutte le restanti istituzioni si possa esser coesione” ha detto Borrelli rispondendo in conferenza stampa alle accuse delle Regioni, in particolare della Lombardia. “Siamo di fronte ad una grande pandemia – ha aggiunto – dobbiamo lavorare tutti insieme senza polemiche, è un’emergenza mai vista prima. Le misure richieste ai nostri connazionali sono importanti, mi dispiace che ci siano queste polemiche sono del tutto destituite di fondamento”.

“Ci sono state 4 polemiche in meno di 24 ore. Permettetemi di dire – ha detto ancora il capo della Protezione civile – che il Dipartimento della Protezione civile lavora h24 dall’inizio dell’emergenza e che stiamo andando a cercare, come fanno gli altri Paesi, mascherine, respiratori e materiale per l’assistenza dei nostri malati. E’ un’emergenza importante, mai vista, e la dobbiamo affrontare con la massima coesione”.

“Il fabbisogno di mascherine – ha spiegato Borrelli – su base mensile è di circa 90 milioni di mascherine. Abbiamo contrattualizzato oltre 55 milioni di mascherine al momento al 14 marzo ne abbiamo consegnate più di cinque milioni e abbiamo registrato 20 milioni di mascherine che avevamo contrattualizzato e non sono arrivate. “In tutto il mondo c’è una chiusura delle frontiere all’esportazione, penso a Paesi come India, Russia e Romania, che rappresentano il mercato dal quale i fornitori avevano recuperato mascherine. Per questo il lavoro di recupero delle mascherine è molto faticoso. Ma è un problema non soltanto italiano nazionale”.

“Ci sono delle misure dettate dal governo – ha aggiunto il capo della Protezione civile – e sono misure che sono ancora pienamente valide, la possibilità da parte dei governatori di adottare misure restrittive ulteriori c’è. Credo però sia importante confidare nel comportamento dei singoli, questo è quello che auspico, rimane ferma la possibilità dei singoli governatori di adottare misure più restrittive”.